lunes, 11 de febrero de 2008

ci sono persone

ci sono persone che ancora mi stupiscono.
io, golosa della vita e dei momenti che scorrono, delle persone che incontro, dei modi di fare, dei vizi, delle manie, delle piccole cose che rendono speciale ogni persona. ma riesco ancora a stupirmi, alle volte.

quelle persone mi hanno stupito. apparentemente normali, ma dentro sono come... diverse. viziate. abituate a essere servite. piatto pronto e guai se non è pronto al momento giusto.
c'è una parola meravigliosa, in inglese: spoiled. che vuol dire appunto, soprattutto di bambini, "viziato". oppure può significare "sprecato, rovinato". che è poi anche la stessa cosa, in un bambino...

ho imparato a diffidare di certe persone, soprattutto se mi fanno certi discorsi, o se prendono certe posizioni troppo definite e non lasciano spazio al confronto (ci sono sempre le eccezioni, per fortuna).
per esempio quelli che non mangiano carne, mai e poi mai e poi mai. che piuttosto che mangiarla, anche invitati a cena a casa di qualcuno, creano l'imbarazzo e lo dicono, apertamente "ehm, io veramente non mangio carne" anche se (anzi, proprio quando) il menu della serata è tutto a base di carne e il/la padrone/a di casa non può fare altro che sentirsi profondamente dispiaciuto e chiedere silenziosamente di essere inghiottito dal pavimento.
per esempio quelli che lasciano i resti di cibo nel piatto.
o quelli che si presentano ma non ti danno la mano, neanche quando gliela tendi.
quelli che creano imbarazzo, un imbarazzo palpabile, ma fanno finta di niente.
quelli che credono e predicano e pensano di essere nel giusto, ma non ti ascoltano nemmeno per sentire quello che hai da dire, solo perchè sanno già che non la pensi come loro.

se tutto ti è sempre stato dato senza nessuna fatica, non impari a dargli valore. pensi che tutto ti sia dovuto, ed è un'abitudine difficile da togliere.
se pensi che il tuo io, la tua volontà, sia più importante di tutto, è difficile che tu riesca a confrontarti con qualcosa di altro, e di conseguenza a vivere bene con te stesso e con gli altri, se le tue relazioni vanno a rotoli...
se vivi solo nel tuo orticello, nel tuo mondo, nella tua campana di vetro, se mangi sempre il tuo cibo e vivi sempre un'esistenza ovattata, fatta di aria condizionata, di comodità tutte uguali, tutte ripetute, di ettogrammi di comfort e prevedibilità, potrai anche girare il mondo, visitare tutti i continenti, conoscere un sacco di persone (uguali a te), ma non avrai vissuto, non avrai respirato, non avrai capito niente di quello che ti è passato intorno.

nessuno è perfetto, per fortuna.

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