domingo, 28 de diciembre de 2008

la memoria (leon gieco)



Los viejos amores que no están,
la ilusión de los que perdieron,
todas las promesas que se van,
y los que en cualquier guerra se cayeron.
Todo está guardado en la memoria,
sueño de la vida y de la historia.

El engaño y la complicidad
de los genocidas que están sueltos,
el indulto y el punto final
a las bestias de aquel infierno.

Todo está guardado en la memoria,
sueño de la vida y de la historia.

La memoria despierta para herir
a los pueblos dormidos
que no la dejan vivir
libre como el viento.

Los desaparecidos que se buscan
con el color de sus nacimientos,
el hambre y la abundancia que se juntan,
el mal trato con su mal recuerdo.

Todo está clavado en la memoria,
espina de la vida y de la historia.

Dos mil comerían por un año
con lo que cuesta un minuto militar
Cuántos dejarían de ser esclavos
por el precio de una bomba al mar.

Todo está clavado en la memoria,
espina de la vida y de la historia.

La memoria pincha hasta sangrar,
a los pueblos que la amarran
y no la dejan andar
libre como el viento.

Todos los muertos de la A.M.I.A.
y los de la Embajada de Israel,
el poder secreto de las armas,
la justicia que mira y no ve.

Todo está escondido en la memoria,
refugio de la vida y de la historia.

Fue cuando se callaron las iglesias,
fue cuando el fútbol se lo comió todo,
que los padres palotinos y Angelelli
dejaron su sangre en el lodo.

Todo está escondido en la memoria,
refugio de la vida y de la historia.

La memoria estalla hasta vencer
a los pueblos que la aplastan
y que no la dejan ser
libre como el viento.

La bala a Chico Méndez en Brasil,
150.000 guatemaltecos,
los mineros que enfrentan al fusil,
represión estudiantil en México.

Todo está cargado en la memoria,
arma de la vida y de la historia.

América con almas destruidas,
los chicos que mata el escuadrón,
suplicio de Mugica por las villas,
dignidad de Rodolfo Walsh.

Todo está cargado en la memoria,
arma de la vida y de la historia.

La memoria apunta hasta matar
a los pueblos que la callan
y no la dejan volar
libre como el viento.


domingo, 16 de noviembre de 2008

kitchen

ognuno è solo se stesso
...
in questo momento non c'è posto per le cose tristi. nessun posto.
...
vivere felici allora... sarebbe questo?
ma ora lo capisco così chiaramente che vorrei gridarlo. perchè le persone non riescono a compiere una scelta così semplice? perchè vivono come vermi, come perdenti? preparando da mangiare, mangiando e andando a dormire. anche chi ama prima o poi dovrà morire. però intanto è vivo.
...
di lei conoscevo certi atteggiamenti superficiali, i pasticci in amore, e anche il fallimento al tempo in cui faceva il commerciante, ma penso che non potrò dimenticare la bellezza del suo pianto. ti faceva sentire che l'anima racchiude qualcosa di prezioso.
...
ognuno di noi pensa di avere molte strade e di poter scegliere da sè. ma forse sarebbe più esatto dire che sogna il momento di scegliere. anche per me è stato così. (...) la strada è sempre decisa, non però in senso fatalistico. sono il nostro continuo respirare, gli sguardi, i giorni che si susseguono a deciderla naturalmente.
...
(b. yoshimoto)

domingo, 26 de octubre de 2008

riassumendo un w/e

n.1 - maleducazione - rispetto del mio bisogno di silenzio
- tu che ne pensi?
- io a dire la verità non so di cosa stavate parlando...
- stavamo parlando di bla bla bla
- ah ok... no guarda lasciamo perdere questo discorso
- ma ti piace?
- guarda, non ne voglio parlare...
- ma ti piace??
- no ti prego, non farmi parlare... non ho voglia di parlare di questa cosa, davvero, scusami, ma davvero non me la sento, non mi va di parlarne...!!
- ...

n.2 - insofferenza - fastidio - ricordi
festa molto cioèunaztoria in un ex-albergo.
tanta gente del mio liceo. qualche vago ricordo di feste di 18 anni a cui ho partecipato, non so bene perchè, forse perchè non avevo ancora capito cosa mi fa stare bene e cosa no, cosa mi piace e cosa no.

n.3 - le cose che mi hanno fatto stare bene in questi giorni
- un gelato pomeridiano, ricordo dell'estate
- la solita complicità e intesa
- il sorriso e la pace sul viso di un'amica che aspetta un bambino
- la musica del mio mp3-player che ha accompagnato i miei passi
- le lacrime di una vecchietta al sentire una canzone della sua giovinezza
- lo sguardo sornione di una persona molto sfiduciata che ho fatto sorridere con le mie parole
- una ragazza che è scoppiata a ridere per una mia battuta

domingo, 19 de octubre de 2008

per quanto tiri sai che la coperta è corta

è notte.
la notte, in quei giorni che il giorno dopo so di non dover andare a lavorare presto, è piena di fascino.
non ho fretta di andare a letto, perchè so che posso dormire il giorno dopo.
mentre i giorni che lavoro, so che ogni mezz'ora che mi prendo per leggere qualche pagina di un libro, fare due chiacchiere al telefono con qno, stare in panciolle sul divano a rilassarmi, è una mezz'ora sottratta alle ore di sonno. non c'è niente da fare.
i giorni che non lavoro, o che so che il giorno dopo posso dedicare qualche ora alle mie cose, posso scegliere di andare a letto comunque presto e svegliarmi relativamente presto per avere tempo anche di fare qualcosa. se scelgo di dormire più tardi, poi la mattina ho meno tempo per fare le cose con calma. non c'è niente da fare. "per quanto tiri sai che la coperta è corta".
e nel mezzo di questo dilemma metafisico, stanotte, scelgo di andare a letto. leggo qualche pagina, poi dormo. promesso (a me stessa). buonanotte a tutt* :)

miércoles, 8 de octubre de 2008

basta avere voglia di chiedere...

... e di ascoltare la risposta.

stasera entro in uno di quei posti che si assomigliano tutti dove fanno il kebab. ordino 2 piadine da portare via, il signore che mi serve è molto gentile e premuroso. sorride. pago. nel frattempo mi guardo intorno, mentre lui scalda le piadine...
all'infuori di qualche foglio (scritto a pc, in formato A4, niente di professionale) non ci sono altre cose appese alla parete. c'è un quadro, con la cornice dorata e le parole scritte all'interno anche. caratteri che la mia limitata conoscenza non riconosce.
il signore sorridente mi consegna le due piadine avvolte nella stagnola in un sacchetto di plastica. lo ringrazio, faccio per andare poi dico "posso chiederle una cosa?" "prego" indico il quadretto "cosa significa quella frase?"
nel suo italiano stentato mi spiega: "dice che dio aiuta gli uomini. è un passo del corano. è scritto in arbò-lingua (dice proprio così). lei conosce arbò-lingua?" scuoto la testa "corano dice gli uomini parla la stessa lingua. gli uomini quando muore va sotto terra. e dopo che va sotto terra, viene gli angeli a prendere sua anima e gli uomini rinasce. quando gli angeli va a prendere gli uomini chiede chi è il tuo dio, che religione sei. gli angeli fa 3 domande, se una persona è buona risponde bene tutte e 3 domande, se è cattiva non sa rispondere. quelle domande gli angeli le fanno in arbò-lingua. tutti parlano arbò-lingua quando muore"

entra un ragazzo che sta scrivendo uno sms al cellulare. il signore sorridente prende le ordinazioni.

se non fosse entrato il ragazzo, gli avrei chiesto di leggermi quella frase, di sentire che suono aveva.

basta avere voglia di chiedere...
e di ascoltare la risposta.

jueves, 18 de septiembre de 2008

http://amnesia.blog.rai.it/

un blog interessante di un tizio che è stato colpito da amnesia retrograda globale.
sarà vero? sarà una montatura per fare un programma alla radio? boh... (leggete il suo post "tratto da una storia vera" e forse capirete di cosa parlo)

ad ogni modo dev'essere terribile perdere la memoria di botto e dimenticarsi tutto quello che è stata la tua vita fino a quel momento.
anzi, mi chiedo, sarebbe possibile continuare a vivere in modo "normale"? io mi sentirei enormemente persa... "io sono io e quello che ho vissuto" ha detto qualche persona importante... io senza il mio vissuto penso sarei vuota, non saprei da che parte vedere il mondo e in che direzione muovermi. probabilmente sarei solo un burattino nelle mani di chi mi sta attorno e mi "insegna" delle cose su come ero. sempre che non se ne approfitti e mi insegni quello che più gli aggrada.

interessante fenomeno, la memoria...

domingo, 31 de agosto de 2008

il vecchio, l'amore


Stasera mi è successa una cosa stranissima…

Ero a una sagra di paese (che bel posto!!!) con un po' di amici. Gli altri erano già in fila, un po’ sparsi, io ero andata a prendere l’acqua da sola e poi li ho raggiunti. Ho visto uno di loro, che era fermo a parlare con un altro incontrato per caso.

Li ho raggiunti, e mentre li raggiungevo mi si è avvicinato un vecchio, con barba, baffi e capelli bianchi, quasi un tutt’uno che lasciava scoperti solo gli zigomi di una pelle abbronzata e solcata da rughe, e gli occhi, due fessure quasi invisibili, ma con le pupille molto sveglie, che mi guardavano, che avevano uno sguardo intenso, ma di un’intensità rara.

Questo vecchio mi parla come se stesse già parlando con me anche prima, ma al tempo stesso come se stesse continuando un discorso cominciato in precedenza, tipo qualche anno fa, e stessimo semplicemente riprendendo dal punto in cui ci eravamo interrotti.

Mi guarda intensamente e farfuglia varie cose, che io fatico a capire perché non riesco nemmeno a leggere il labiale a causa della barba e dei baffi, ma capisco questo: “L’AMORE, CI VUOLE L’AMORE, ALLA BASE DI TUTTO!! IL MONDO, SE NON C’E’ AMORE, COME SI FA? COME SI FA SENZA L’AMORE?” e io rispondo “eh… è un disastro!” e lui prosegue come se mi avesse sentito ma anche come se non gli importasse piú di tanto la mia risposta, e prosegue: “PERCHE’ C’E’ IN GIRO DELLA GENTE CHE AMMAZZA LA MOGLIE, I BAMBINI?? PERCHE’ GLI VA VIA IL CERVELLO, PERCHE’ IL CERVELLO NON RAGIONA PIU’!! BISOGNA USARE LA TESTA! SE UNO USA LA TESTA QUESTE COSE NON SUCCEDONO! L’AMORE CI VUOLE, L’AMORE!!” e io comincio a non capire più bene il resto delle cose che farfuglia, allora guardo verso gli altri due, uno dei due dice all'altro “salvala…!” e lui, per tutta risposta, fa per andarsene, e allontanandosi mi chiama, per farmi allontanare dal vecchio.

Allora io sorrido al vecchio e gli dico “guarda, scusami, ma devo andare…” e lui continua a parlare delle sue cose però dice “CIAO!” così rapidamente e d’improvviso, come se fosse una parola qualunque del suo discorso, che avesse benissimo senso lì dove sta, e poi se ne va. Sparisce.
Non l’ho neanche visto andarsene, come se fosse svanito nel nulla.

Poi non ci ho pensato per tutta sera, per alcune ore me l’ero quasi dimenticato, poi tornando a casa mi torna in mente d’improvviso il suo viso, le pieghe della pelle, i suoi occhi a fessura pieni di qualcosa di intenso, il suo sorriso mentre parlava.

Forse era ubriaco, forse era un po’ matto, forse era semplicemente un vecchio, oppure era un segno "divino", una manifestazione di qualcosa di più grande che non riesco a capire, come se mi avessero mandato qualcuno, a me e solo a me, a recapitarmi un messaggio...


dos mujeres en praga (juan josé millás)

- porque escuché la palabra en el autobús y se me quedó dentro de la cabeza, dando vueltas como una mosca dentro de una botella. hay palabras que entran y luego no encuentran la salida.

- a veces pienso una cosa y empiezan a sucederse manifestaciones de esa cosa. me ocurre a menudo, pero no puedo demostrarlo.

- pensé que en la vida de las personas era más importante lo que no sucedía que lo que sucedía.

- todo el mundo tiene una herida por la que supura un "lo que no", que ningún "lo que sí", por extraordinario que sea, logra suturar.

- como se descubre una ciudad extranjera en la que sin embargo tienes la impresión de haber estado alguna vez.

- quizá el problema de la torre de Babel no fue que aparecieran diferentes lenguas, sino que la que tenían se hizo más complicada, ofreciendo a sus usuarios la posibilidad de dudar, de contradecirse, de atribuir al otro el propio miedo.

- estamos condenados, en efecto, a tropezar con aquello de lo que huimos.

- se contempla a sí mismo y a los otros y se dice "yo no soy de aquí" sin que por eso sepa a dónde pertenece.

martes, 19 de agosto de 2008

il segreto della felicità

il segreto della felicità:
dormire tutte le ore necessarie, all'ora che si vuole...

jueves, 14 de agosto de 2008

el mundo está oscuro...

el mundo está oscuro
ilumina tu parte

(gracias a el niño de las pinturas y enmisojos)

ragazzi

oops, ieri mi sono dimenticata un "piccolo" particolare.

me ne sono ricordata stamattina, quando sono partiti alcuni ragazzi per proseguire il loro percorso in comunità. uno di loro è venuto in ufficio, quasi avesse paura di non fare in tempo a salutarci, e ci ha detto, fra le altre cose, "ma posso darvi un bacio?" e ci ha abbracciati e dato un bacio sulla guancia, a ciascuno. la ragazza (che ha la mia età, per inciso) mi ha abbracciata, mi ha chiamata per nome e mi ha detto "grazie di tutto". il ragazzo che è lì da più tempo, quello a cui ho trovato una siringa sporca di sangue tra gli oggetti personali, mi ha abbracciata e ringraziata e aveva le lacrime agli occhi.

alla fine ci si affeziona. dopo qualche mese, dopo aver condiviso discorsi, pranzi, giochi, risate ma anche giornate nere - che forse sono la maggioranza, confronti, risoluzioni, inca**ature, giri inutili in posti sempre più assurdi, ci si affeziona.
a LORO, non tanto al lavoro, all'ufficio, alle cose noiose della burocrazia, al fatto di svegliarsi presto e alla routine, ma A LORO, che alla fine sono il reale motivo di tutto questo, di tutta questa fatica di quest'anno...

anche se... ho voglia di continuare?

miércoles, 13 de agosto de 2008

hoy lo tengo clarísimo

hoy lo tengo clarísimo: no me voy a quedar ahí!!
non resterò lì.
almeno questo è il mio pensiero al momento.
sono molte cose insieme, le persone, l'organizzazione, gli orari, forse lavorare come dipendente e dover mandar giù così tante cose (forse è così in tutti i posti di lavoro, ma in certi posti di lavoro è più facile mandare giù le cose rispetto ad altri...)
o forse semplicemente non è il momento.
ovviamente per prendere la decisione definitiva devo aspettare la loro proposta (in termini tecnico-organizzativo-economici...) e incastrare il tutto con il mio già stabilito impegno di 1 mese altrove. se il tutto si incastra e non prevede troppo mal di stomaco per la sottoscritta, forse si può fare.
anche perchè: devo pagare un affitto? no. devo pagare le bollette? no. devo pagare le rate della macchina? no.
ci ho pensato, di andare a vivere da sola. ma pagare 400 euro di affitto per un monolocale (una stanza con dentro tutto e 1 mq di bagno) nella stessa città dove ho già una "stanza" di proprietà... rasenta veramente il delirio.
l'unica vera "urgenza" è quella di un minimo di indipendenza, di un po' di autonomia... ma forse a volte basta prendere le cose con un po' di calma, cercare un po', informarsi, seminare qsa di nostro, e anche aspettare le occasioni che, immancabilmente, si presentano, prima o poi.

il motto di oggi: carpe diem!!

lunes, 4 de agosto de 2008

usare il bisturi per limare i tratti etnici???

http://www.elpais.com/articulo/sociedad/Centenares/inmigrantes/recurren/bisturi/limar/rasgos/etnicos/elpepusoc/20080804elpepisoc_6/Tes

miércoles, 9 de julio de 2008

ultime da uranio

notizia n.1
mi sono tagliata i capelli (quasi 20 cm e scalati, si nota... abbastanza :))

(non)notizia n.2
il servizio civile prosegue come sempre, vorrei scrivere tante cose ma non ne ho mai tempo, i giorni e le cose mi scivolano via, restano delle sensazioni, qualche elemento da ricordare, ma non riesco a concentrarmi sui giorni che scorrono, avrei voluto ricordare ogni giornata di questa esperienza lunga un anno, ma davvero non avrei saputo come fare, come ricordarla... ho come una sensazione di vuoto. di cose troppo grandi, troppo belle a volte, troppo tristi altre, per poterle spiegare a parole. e allora me ne resto zitta.

(elenco di) notizie n.3
in questo periodo sento un forte bisogno di: ascoltare musica in macchina, dormire, trovare qsa che mi interessi, scrivere nuovi pezzi, leggere, studiare di più, imparare nuove cose, essere creativa, mettere in ordine la stanza.

notizia n.4
non ho la più pallida idea di che direzione sto prendendo.

lunes, 24 de marzo de 2008

un po' mi mancano

mi hanno conquistato. oggi, giorno di festa. un po' mi mancano.
ho appena visto un film sull'obiezione di coscienza, "piovono mucche", ambientato in un centro per disabili, quando ancora non esisteva il servizio civile volontario ecc. bel film, italiano, carino.

oggi, giorno di festa. un po' mi mancano. mi manca il silenzio a volte un po' imbarazzante dell'inizio del pranzo, quando l'appetito rende silenziosi anche i più loquaci, e gli argomenti di conversazione non sono mai troppi, e quindi si resta in silenzio. mi manca un po' il vociare che c'è quando viene servito il secondo, gli stomaci calmati, qualche sorriso in più, qualche argomento viene lanciato all'improvviso. un po' di confronti, di cose che non vanno e che si aggiustano (a volte), il pensiero al pomeriggio che inizia.
chissà se oggi vanno a fare una passeggiata. o se restano in casa. o se qualcuno è rimasto chiuso in sè stesso e sta meditando di abbandonare, con i pensieri del "fuori" che gli picchiano in testa, come spesso succede in questi giorni di calma, per loro spesso forse solo di noia.
anche se fatico, a volte, ad affrontare il nuovo giorno. anche se c'è da litigare, da ricacciarsi dentro le parole, perchè non si è tutti d'accordo e chi ci rimette, spesso, sono proprio loro. però devo ammettere che mi hanno conquistato. saranno le loro paure, i loro perchè, le loro fragilità. sarà perchè quando si pensa a persone fragili, si nominano sempre solo le donne e i bambini.

non so. forse ho bisogno anch'io di un lavoro indipendente, di non dover andare ogni mattina alla stessa ora in ufficio. però quello non è esattamente solo un ufficio...

domingo, 23 de marzo de 2008

immensa indecisione

oggi ero indecisa. felice? triste? allegra? spontanea? bloccata? costruita? le ho provate tutte... ma non ci sono riuscita... la direzione da prendere non è ancora decisa, non ben definita, si sta sospesi intanto, si attende, si vive (ci mancherebbe altro) come se niente fosse ma la decisione prima o poi dovrà essere presa...

chiusa parentesi.

stasera mi ha fatto troppo imbestialire che 2 vigili (c'era la veglia di pasqua, in centro, quindi un po' di controllo) hanno segnato il numero di targa - e quindi dato la multa - a 2 sfigati col motorino che sono passati per il centro - e non potrebbero -
tempo 2 minuti e un suv (o qsa del genere, non me ne intendo molto di macchine...) sbuca da una piazzetta e si fa CONTROMANO la piazza principale (dove c'erano i vigili) per poi svoltare in un vicolo. il suv fa tutto questo con lentezza, con calma. i vigili fanno in tempo a vederli e gli dicono pure "dai dai vai" facendo un gesto con la mano.
ma dove possiamo andare, dove speriamo di andare se succedono ancora queste cose??
la legge non è uguale per tutti. le regole non vengono rispettate da tutti, ma nessuno lo pretende, e anzi nessuno fa niente perchè non sia così. che m......

lunes, 25 de febrero de 2008

a me hanno insegnato che nel piatto non si lascia mai niente...

lunes, 11 de febrero de 2008

ci sono persone

ci sono persone che ancora mi stupiscono.
io, golosa della vita e dei momenti che scorrono, delle persone che incontro, dei modi di fare, dei vizi, delle manie, delle piccole cose che rendono speciale ogni persona. ma riesco ancora a stupirmi, alle volte.

quelle persone mi hanno stupito. apparentemente normali, ma dentro sono come... diverse. viziate. abituate a essere servite. piatto pronto e guai se non è pronto al momento giusto.
c'è una parola meravigliosa, in inglese: spoiled. che vuol dire appunto, soprattutto di bambini, "viziato". oppure può significare "sprecato, rovinato". che è poi anche la stessa cosa, in un bambino...

ho imparato a diffidare di certe persone, soprattutto se mi fanno certi discorsi, o se prendono certe posizioni troppo definite e non lasciano spazio al confronto (ci sono sempre le eccezioni, per fortuna).
per esempio quelli che non mangiano carne, mai e poi mai e poi mai. che piuttosto che mangiarla, anche invitati a cena a casa di qualcuno, creano l'imbarazzo e lo dicono, apertamente "ehm, io veramente non mangio carne" anche se (anzi, proprio quando) il menu della serata è tutto a base di carne e il/la padrone/a di casa non può fare altro che sentirsi profondamente dispiaciuto e chiedere silenziosamente di essere inghiottito dal pavimento.
per esempio quelli che lasciano i resti di cibo nel piatto.
o quelli che si presentano ma non ti danno la mano, neanche quando gliela tendi.
quelli che creano imbarazzo, un imbarazzo palpabile, ma fanno finta di niente.
quelli che credono e predicano e pensano di essere nel giusto, ma non ti ascoltano nemmeno per sentire quello che hai da dire, solo perchè sanno già che non la pensi come loro.

se tutto ti è sempre stato dato senza nessuna fatica, non impari a dargli valore. pensi che tutto ti sia dovuto, ed è un'abitudine difficile da togliere.
se pensi che il tuo io, la tua volontà, sia più importante di tutto, è difficile che tu riesca a confrontarti con qualcosa di altro, e di conseguenza a vivere bene con te stesso e con gli altri, se le tue relazioni vanno a rotoli...
se vivi solo nel tuo orticello, nel tuo mondo, nella tua campana di vetro, se mangi sempre il tuo cibo e vivi sempre un'esistenza ovattata, fatta di aria condizionata, di comodità tutte uguali, tutte ripetute, di ettogrammi di comfort e prevedibilità, potrai anche girare il mondo, visitare tutti i continenti, conoscere un sacco di persone (uguali a te), ma non avrai vissuto, non avrai respirato, non avrai capito niente di quello che ti è passato intorno.

nessuno è perfetto, per fortuna.

questa è l'ultima volta

questa è l'ultima volta che faccio qualcosa per lei. lo dico, lo scrivo qua, spero di ricordarmelo nei momenti opportuni, quando mi chiederà l'ennesima cosa e io avrò la tentazione di dirle di sì.
è spacciata, è morta, non c'è alcun rimedio.

miércoles, 6 de febrero de 2008

in piscina, col sole...

acqua dentro
respiro, respiro
comprimo, schiaccio, premo
scivola giù
tiro un sospiro
ascolto
guardo
resto sospesa, immobile
abbagliata
trattengo il respiro
mi immergo
scivolo giù
risalgo
dò una spinta
resto in apnea
riemergo
resto da sola
risorgo
cambio respirazione
smetto di essere pesce
torno a camminare

viernes, 1 de febrero de 2008

lunes, 28 de enero de 2008

una delle più belle canzoni che abbia mai sentito...

Para que tú me oigas - Carmen París (video)

Para que tú me oigas,
mis palabras
se adelgazan a veces
como las huellas de las gaviotas en las playas.

Collar, cascabel ebrio
para tus manos suaves como las uvas.

Y las miro lejanas mis palabras.
Más que mías son tuyas.
Van trepando en mi viejo dolor como las yedras.

Ellas trepan así por las paredes húmedas.
Eres tú la culpable de este juego sangriento.

Ellas están huyendo de mi guarida oscura.
Todo lo llenas tú, todo lo llenas.

Antes que tú poblaron la soledad que ocupas,
y están acostumbradas más que tú a mi tristeza.

Ahora quiero que digan lo que quiero decirte
para que tú me oigas como, quiero que me oigas.

El viento de la angustia aún las suele arrastrar.
Huracanes de sueños aún a veces las tumban.
Escuchas otras voces en mi voz dolorida.
Llanto de viejas bocas, sangre de viejos súplicas.
Ámame, compañera. No me abandones. Sígueme.
Sígueme, compañera, en esa ola de angustia.

Pero se van tiñendo con tu amor mis palabras.
Todo lo ocupas tú, todo lo ocupas.
Voy haciendo de todas un collar infinito
para tus blancas manos, suaves como las uvas.

viernes, 25 de enero de 2008

settimana

settimana al fulmicotone: oltre alle 2mila cose fatte al servizio civile, tra cui varie commissioni all'asl, all'ospedale e al sert, si sono aggiunte altre cose mie (analisi del sangue, visita dal dermatologo, concerto al Ludas, riprese per il video di TGV) con il risultato che ho dormito circa 5 ore per notte e ora eccomi: è venerdì, sono le 5 del pomeriggio e casco dal sonno.
e non sono nemmeno andata in piscina!!

"quest'inverno passerà".........

lunes, 14 de enero de 2008

scusate l'invettiva di prima, ma non ne posso più di vedere queste cose!!! :)

a parte ciò, breve aggiornamento della situazione del mio campo di tulipanigirasoli:
1) questa settimana se tutto va bene ricomincio ad andare in piscina, ho cambiato l'orario e ora ho un bellissimo pomeriggio tutto per me per andare direttamente in piscina dopo il lavoro, c'è ancora luce, è presto, sono già fuori, così non ho nessun impedimento! troppo difficile descrivere la mia contentezza, vi racconterò man mano, sarà una stronzata ma mi sentivo troppo bene quando andavo a nuotare!! (che ci volete fare, mi accontento di poco :))
2) ennesimo riaggiustamento del mio album di foto online, mi stanno facendo impazzire con tutti questi cambiamenti ma... chi la dura la vince!! se volete dare un'occhiata (anche se è ancora tutto incasinato :)) è qui
3) stiamo lavorando sugli ultimi pezzi che ci porteranno (forse, siamo scaramantici) alla realizzazione del famoso cd (di cui andiamo parlando da un po') e di cui potete avere un assaggio: se potete ditemi qualche parere, ne abbiamo sempre bisogno!!
4) umore attuale: buono. non so perchè, questo weekend sono stata più attiva del solito (almeno così mi sentivo, non so che effetto abbia fatto agli altri che hanno dovuto sopportare la mia presenza :)) e sono stata bene, neanche il down della domenica ho subito! fantastico :) spero di ricominciare la settimana con rinnovate energie, e che non ci siano troppi giorni di scazzo al "lavoro", come la settimana scorsa, che ho avuto qualche giorno di assoluta noia... ma si sa, cose che possono succedere. vedremo.

bene, naviganti, questo è quanto per ora, passo e chiudo... buonanotte :) zzz

libere di scegliere

l'altro giorno, sulla scrivania dell'ufficio, ho visto fare bella mostra di sè un numero di Famiglia Cristiana (l'unico giornale, a parte la Gazzetta, che si legge in comunitá, perché non parla di droga e sesso, non mette pubblicitá esplicite, ecc. il che la dice lunga, su molte cose...)

il titolo più in evidenza era il seguente: "Libere di scegliere la maternità".
ora, a parte che proprio non capisco perchè dobbiamo discutere di cose già ampiamente discusse e DECISE, invece di occuparci di reali problemi ATTUALI, non posso trattenermi:
MA QUANDO MAI E' STATO TOLTO IL DIRITTO DI SCEGLIERE LA MATERNITA'????
basta, ho detto tutto, non ho altre parole...

jueves, 10 de enero de 2008

qui non succede mai niente

ho smesso da un po' di andare in piscina, ma voglio riprendere, perchè mi faceva bene, staccavo i pensieri da tutto il resto e mi rilassavo, mi stancavo, scioglievo le tensioni e il respiro si faceva più pesante, più profondo, era come se avessi maggiore coscienza del mio respiro. io sto respirando. devo tornarci. ho bisogno di respirare.

domingo, 6 de enero de 2008

intrecci


I wish I was the moon tonight
I feel I am the moon tonight

Last night I dreamt I had forgotten my name
'Cause I had sold my soul but awoke just the same
Last night I dreamt I was in a flat with some addicts
they had a party and I was there, trying to sleep

God blessed me, I'm a free man
With no place free to go
I'm paralyzed and collared-tight
No pills for what I fear
No pills for what I feel


How will you know if you found me at least
'Cause I'll be the one, be the one, be the one
With my heart in my lap
I'm so tired, I'm so tired
I wish I was the moon tonight


miércoles, 2 de enero de 2008

dimenticavo...

BUON 2008 A TUTT*!!! :)

rob gonsalves

stasera sono molto sensibile a questo tipo di arte...