domingo, 30 de diciembre de 2007

odio il natale [post gratuitamente rabbioso, evitate la lettura se siete di buon umore]

odio il natale e tutte le feste connesse perchè la gente impazzisce, improvvisamente comincia a pensare di avere finito tutte le scorte alimentari possibili e immaginabili e si precipita nei supermercati, con ansia crescente, come se tutto il cibo disponibile non bastasse per la tavolata di 12 della vigilia, o per la tavolata di 20 di capodanno, anche considerando la prozia a dieta e la nonna con problemi di stomaco, dimenticandosi che anche l'anno scorso i 4 kg di carne per il brodo sono avanzati in abbondanza e si sono riproposti sulla tavola per quasi tutto il primo mese dell'anno nuovo... ma niente, creditcard alla mano, tutti impazziti, a svaligiare scaffali, ad accalcarsi alle casse, a cercare di scavalcare quellocolcarrellostortochenonsicapisceseèinfila.
odio il natale e tutte le feste connesse perchè alla radio non fanno altro che passare frank sinatra, pezzi swing e rivisitazioni di adestefideles per creare atmosfera, come se non si potesse ascoltare qualcosa di diverso anche se è natale.
odio il natale e tutte le feste connesse perchè i prezzi di qualsiasi cosa schizzano alle stelle, oppure non si trovano altro che confezioni natalizie e non trovi più nulla di anonimo, persino il latte ha il tetrapack decorato...
odio il natale e tutte le feste connesse quando ricevo sms di auguri in blocco, tutti uguali, non dico dagli amici (che perlomeno mi scrivono anche in altri momenti, ci vediamo, ci frequentiamo, posso capire il messaggio cumulativo...) ma da quelle persone che si fanno sentire a natale e capodanno E BASTA, solo perchè hanno la xmascard...
odio il natale e tutte le feste connesse perchè si dovrebbe essere tutti più buoni, e invece siamo tutti agitati, depressi, schizzati esattamente come il resto dell'anno, con l'aggravante che c'è freddo, non nevica nemmeno (almeno da queste parti) e il portafoglio si svuota più rapidamente.
amo il natale e tutte le feste connesse perchè durano solo 2 settimane all'anno.

sábado, 22 de diciembre de 2007

www.giuseppemodica.com

non so chi sono sono io o sono un'altra

non so chi sono
sono io
o sono un’altra
che sente le voci
le vibrazioni
che passano dal cuore di un altro
e arrivano al mio
nel silenzio
delle cose non dette, o da non dire
che passano nei sorrisi
negli sguardi di qualcuno che non conosci
che non conosco
che però mi sorride in un momento inaspettato

non so chi sono
sono io
o sono un’altra
che cambia colore
come i camaleonti
si mimetizza
in mezzo alle pieghe colorate
di vestiti ambulanti
che sfrecciano veloci in queste mattine limpide

non so chi sono
sono io
o sono un’altra
che rimette il coperchio
su questo barattolo di miele
dopo averne assaggiato il sapore
e aver riso con te


miércoles, 12 de diciembre de 2007

nelle ultime settimane...

storie, storie, storie, qui c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da raccontare...
ragazzi. c'è chi ha fatto prostituire la propria ragazza pur di guadagnare soldi per farsi, chi andava a rubare insieme a lei, chi ha incitato la propria donna a farsi il primo buco, probabilmente con un intento buono, di farle sentire qualcosa di bello... chi si faceva solo nel weekend, che nascondeva le pere sotto le mattonelle in casa, poi si faceva quando il figlio di 7 anni era a letto.
madri. madri disgraziate, offese, umiliate. madri che hanno sbagliato, e tanto, ma anche senza volere. che non sapevano come e cosa fare. una che per paura di contraddire il figlio, lo ha lasciato fare tutto quello che voleva, incluso prendere la propria stessa madre a pugni. una che imbottiva di sedativi la figlia, quando aveva il primo morosino 16enne, per poi portarselo a letto mentre lei dormiva. una che difende tanto suo figlio da arrivare al punto di non crederci che lui si droga, anche se lui stesso glielo dice in faccia.
padri. assenti, assopiti, disperati, silenziosi, deboli. incapaci di chiedere aiuto. oppure che ne chiedono troppo. strafottenti. umilianti. uno che chiama suo figlio "scemotto" in mezzo a tutta la famiglia, figlia (e nipote) compresa. uno che non darebbe neanche 1 euro a suo figlio, per paura che si rovini. uno ha dato tutto a sua figlia, l'ha riempita di regali, di vestiti, di creme, avrebbe fatto di tutto per lei, forse troppo, forse un po' di affetto sarebbe bastato.
bambini. ignari, inconsapevoli, allegri nonostante tutto, forti più dei loro stessi genitori. sgridano i genitori che fumano. però ci sono, li cercano, li vogliono. sorridono. non sanno tutto, non chiedono spiegazioni, ma osservano.

miércoles, 5 de diciembre de 2007

è il dolore che ci cambierà


Adesso basta sangue, ma non vedi,

non stiamo nemmeno più in piedi... un po' di pietà.
Invece tu, invece, fumi con grande tranquillità,
così sta a me che debbo parlare, fidarmi di te.
Domani domani domani chi lo sa che domani sarà,
Oh oh chi non lo so, quale Dio ci sarà, io parlo e parlo solo per me.
Va bene io credo nell'amore, l'amore che si muove dal cuore,
che ti esce dalle mani e che cammina sotto i tuoi piedi.
L'amore misterioso anche dei cani e degli altri fratelli animali,
delle piante che sembra che ti sorridono anche quando ti chini per portarle via.
L'amore silenzioso dei pesci che ci aspettano nel mare.
L'amore di chi ci ama e non ci vuol lasciare.
Ok ok lo so che capisci ma sono io che non capisco cosa dici.
Troppo sangue qua e là sotto i cieli di lucide stelle,
nei silenzi dell'immensità,
ma chissà se cambierà oh non so se in questo futuro nero buio
forse c'è qualcosa che ci cambierà:
io credo che il dolore, è il dolore che ci cambierà,
oh ma oh il dolore che ci cambierà.
E dopo chi lo sa, se ancora ci vedremo e dentro quale città,
brutta fredda buia stretta o brutta come questa, sotto un cielo senza pietà.
Ma io ti cercherò, anche da così lontano ti telefonerò
in una sera buia sporca fredda brutta come questa,
forse ti chiamerò, perché vedi:
io credo che l'amore, è l'amore che ci salverà.
Vedi, io credo che l'amore, è l'amore che ci salverà.

(Lucio Dalla - Henna)