domingo, 30 de diciembre de 2007

odio il natale [post gratuitamente rabbioso, evitate la lettura se siete di buon umore]

odio il natale e tutte le feste connesse perchè la gente impazzisce, improvvisamente comincia a pensare di avere finito tutte le scorte alimentari possibili e immaginabili e si precipita nei supermercati, con ansia crescente, come se tutto il cibo disponibile non bastasse per la tavolata di 12 della vigilia, o per la tavolata di 20 di capodanno, anche considerando la prozia a dieta e la nonna con problemi di stomaco, dimenticandosi che anche l'anno scorso i 4 kg di carne per il brodo sono avanzati in abbondanza e si sono riproposti sulla tavola per quasi tutto il primo mese dell'anno nuovo... ma niente, creditcard alla mano, tutti impazziti, a svaligiare scaffali, ad accalcarsi alle casse, a cercare di scavalcare quellocolcarrellostortochenonsicapisceseèinfila.
odio il natale e tutte le feste connesse perchè alla radio non fanno altro che passare frank sinatra, pezzi swing e rivisitazioni di adestefideles per creare atmosfera, come se non si potesse ascoltare qualcosa di diverso anche se è natale.
odio il natale e tutte le feste connesse perchè i prezzi di qualsiasi cosa schizzano alle stelle, oppure non si trovano altro che confezioni natalizie e non trovi più nulla di anonimo, persino il latte ha il tetrapack decorato...
odio il natale e tutte le feste connesse quando ricevo sms di auguri in blocco, tutti uguali, non dico dagli amici (che perlomeno mi scrivono anche in altri momenti, ci vediamo, ci frequentiamo, posso capire il messaggio cumulativo...) ma da quelle persone che si fanno sentire a natale e capodanno E BASTA, solo perchè hanno la xmascard...
odio il natale e tutte le feste connesse perchè si dovrebbe essere tutti più buoni, e invece siamo tutti agitati, depressi, schizzati esattamente come il resto dell'anno, con l'aggravante che c'è freddo, non nevica nemmeno (almeno da queste parti) e il portafoglio si svuota più rapidamente.
amo il natale e tutte le feste connesse perchè durano solo 2 settimane all'anno.

sábado, 22 de diciembre de 2007

www.giuseppemodica.com

non so chi sono sono io o sono un'altra

non so chi sono
sono io
o sono un’altra
che sente le voci
le vibrazioni
che passano dal cuore di un altro
e arrivano al mio
nel silenzio
delle cose non dette, o da non dire
che passano nei sorrisi
negli sguardi di qualcuno che non conosci
che non conosco
che però mi sorride in un momento inaspettato

non so chi sono
sono io
o sono un’altra
che cambia colore
come i camaleonti
si mimetizza
in mezzo alle pieghe colorate
di vestiti ambulanti
che sfrecciano veloci in queste mattine limpide

non so chi sono
sono io
o sono un’altra
che rimette il coperchio
su questo barattolo di miele
dopo averne assaggiato il sapore
e aver riso con te


miércoles, 12 de diciembre de 2007

nelle ultime settimane...

storie, storie, storie, qui c'è sempre qualcuno che ha qualcosa da raccontare...
ragazzi. c'è chi ha fatto prostituire la propria ragazza pur di guadagnare soldi per farsi, chi andava a rubare insieme a lei, chi ha incitato la propria donna a farsi il primo buco, probabilmente con un intento buono, di farle sentire qualcosa di bello... chi si faceva solo nel weekend, che nascondeva le pere sotto le mattonelle in casa, poi si faceva quando il figlio di 7 anni era a letto.
madri. madri disgraziate, offese, umiliate. madri che hanno sbagliato, e tanto, ma anche senza volere. che non sapevano come e cosa fare. una che per paura di contraddire il figlio, lo ha lasciato fare tutto quello che voleva, incluso prendere la propria stessa madre a pugni. una che imbottiva di sedativi la figlia, quando aveva il primo morosino 16enne, per poi portarselo a letto mentre lei dormiva. una che difende tanto suo figlio da arrivare al punto di non crederci che lui si droga, anche se lui stesso glielo dice in faccia.
padri. assenti, assopiti, disperati, silenziosi, deboli. incapaci di chiedere aiuto. oppure che ne chiedono troppo. strafottenti. umilianti. uno che chiama suo figlio "scemotto" in mezzo a tutta la famiglia, figlia (e nipote) compresa. uno che non darebbe neanche 1 euro a suo figlio, per paura che si rovini. uno ha dato tutto a sua figlia, l'ha riempita di regali, di vestiti, di creme, avrebbe fatto di tutto per lei, forse troppo, forse un po' di affetto sarebbe bastato.
bambini. ignari, inconsapevoli, allegri nonostante tutto, forti più dei loro stessi genitori. sgridano i genitori che fumano. però ci sono, li cercano, li vogliono. sorridono. non sanno tutto, non chiedono spiegazioni, ma osservano.

miércoles, 5 de diciembre de 2007

è il dolore che ci cambierà


Adesso basta sangue, ma non vedi,

non stiamo nemmeno più in piedi... un po' di pietà.
Invece tu, invece, fumi con grande tranquillità,
così sta a me che debbo parlare, fidarmi di te.
Domani domani domani chi lo sa che domani sarà,
Oh oh chi non lo so, quale Dio ci sarà, io parlo e parlo solo per me.
Va bene io credo nell'amore, l'amore che si muove dal cuore,
che ti esce dalle mani e che cammina sotto i tuoi piedi.
L'amore misterioso anche dei cani e degli altri fratelli animali,
delle piante che sembra che ti sorridono anche quando ti chini per portarle via.
L'amore silenzioso dei pesci che ci aspettano nel mare.
L'amore di chi ci ama e non ci vuol lasciare.
Ok ok lo so che capisci ma sono io che non capisco cosa dici.
Troppo sangue qua e là sotto i cieli di lucide stelle,
nei silenzi dell'immensità,
ma chissà se cambierà oh non so se in questo futuro nero buio
forse c'è qualcosa che ci cambierà:
io credo che il dolore, è il dolore che ci cambierà,
oh ma oh il dolore che ci cambierà.
E dopo chi lo sa, se ancora ci vedremo e dentro quale città,
brutta fredda buia stretta o brutta come questa, sotto un cielo senza pietà.
Ma io ti cercherò, anche da così lontano ti telefonerò
in una sera buia sporca fredda brutta come questa,
forse ti chiamerò, perché vedi:
io credo che l'amore, è l'amore che ci salverà.
Vedi, io credo che l'amore, è l'amore che ci salverà.

(Lucio Dalla - Henna)

domingo, 25 de noviembre de 2007

ni una página en blanco más...

El Último De La Fila - Pajaros De Barro

Por si el tiempo me arrastra a playas desiertas
hoy cierro ya el libro de las horas muertas.
Hago pájaros de barro,
hago pájaros de barro y los echo a volar.

Por si el tiempo me arrastra a playas desiertas
hoy rechazo la bajeza, el abandono y la pena.
Ni una página en blanco más,
siento el asombro de un transeúnte solitario.

En los mapas me pierdo
por sus hojas navego.
Ahora sopla el viento,
cuando el mar quedó lejos hace tiempo.

Ya no subo la cuesta que me lleva a tu casa.
Ya no duerme mi perro junto a tu candela.
En los vértices del tiempo anidan los sentimientos.
Hoy son pájaros de barro que quieren volar.

En los valles me pierdo,
en las carreteras duermo.
Ahora sopla el viento,
cuando el mar quedó lejos hace tiempo.

Cuando no tengo barca, remos ni guitarra.
Cuando ya no canta el ruiseñor de la mañana.
Ahora sopla el viento,
cuando el mar quedó lejos hace tiempo.

En los valles me pierdo,
en las carreteras duermo.

viernes, 9 de noviembre de 2007

diversamente disabili

perchè abbiamo voluto abolire il termine handicappati,
a favore del più ottimistico diversamente abili?
io sono un'handicappata, perchè la città mi vuole così.
(Simona Berti, Milano, La Repubblica 8/11/2007)

miércoles, 7 de noviembre de 2007

strada con uscita

[ogni tanto è bene mettere ordine nella propria stanza per ritrovare, sepolto dalla polvere e da altri mille oggetti, qualcosa che cercavi da tempo, o qualcosa che avevi dimenticato...]

da "Strada Con Uscita" - di Shel Silverstein

NASCONDINO
Non giocherò a nascondino.
Ma vorrei giocare a un gioco
dove tutti si mostrano
invece di nascondersi
e con poco si divertono
facendo matte capriole,
si baciano e sorridono,
e dove, per istinto,
tu hai già vinto.

COLORI
La mia pelle ha un color di terra
giallastro-rosa-bianco;
i miei occhi sono grigio-blu sul verde,
e antracite quando sono stanco.
Ho i capelli rosso-biondo-bruni,
e se li bagno sembrano argentati...
Ma i colori, i colori che ho dentro,
ancora non li hanno mai inventati.

jueves, 1 de noviembre de 2007

ho una strana inspiegabile voglia / tengo unas raras inexplicables ganas

di stare da sola
di stare in silenzio
di essere interpellata - e ascoltata
di andare via di casa
di andare a vivere da sola
di avere un letto a soppalco con un piumone enorme e caldissimo
di avere dei gatti che gironzolano per casa e fanno casino - l'unico casino a parte il mio
di ascoltare musica a notte fonda senza disturbare nessuno
di cucinare, fare torte, intrugli, esperimenti
di mangiare castagne per cena
di cucinare lenticchie, ceci, farro, e smetterla di essere obbligata a mangiare carne, concedermi qualche salume ogni tanto, o la tartare
di avere poche pareti della mia casa e tappezzarle di poster trovati per strada e fotografie delle persone che amo e frasi che mi piacciono e poesie e ritagli di giornale e fotocopie di libri
di correre correre correre fino a non poterne più
di scrivere e condividere tutto questo con voi...

(tengo unas raras inexplicables ganas)
de estar sola

de estar en silencio
de ser interpelada - y escuchada
de irme de casa
de ir a vivir sola
de tener una cama litera con un edredón enorme y calientisimo
de tener unos gatos que giran por mi casa y hacen mucho lío - el único lío a parte el mío
de escuchar música de noche sin molestar a nadie
de cocinar, preparar tartas, baturrillos, experimentos
de comer castañas para cenar
de cocinar lentejas, garbanzos, farro, y dejar de ser obligada a comer carne, concederme de vez en cuando algún embutido, o la tartare
de tener pocas paredes en mi casa y llenarlas de poster encontrados por la calle y fotografias de las personas que amo y frases que me gustan y poesias y recortes de periodicos y fotocopias de libros
de ir a correr correr correr hasta no poder más
de escribir y compartir todo esto con vosotr@s...

niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili

Sono intorno a noi, in mezzo a noi, in molti casi siamo noi a far promesse senza mantenerle mai se non per calcolo, il fine è solo l'utile, il mezzo ogni possibile, la posta in gioco è massima, l'imperativo è vincere - e non far partecipare nessun altro - nella logica del gioco la sola regola è esser scaltro : niente scrupoli o rispetto verso i propri simili perché gli ultimi saranno gli ultimi se i primi sono irraggiungibili. Sono tanti, arroganti coi più deboli, zerbini coi potenti, sono replicanti, sono tutti identici, guardali : stanno dietro a maschere e non li puoi distinguere. Come lucertole s'arrampicano, e se poi perdon la coda la ricomprano. Fanno quel che vogliono si sappia in giro fanno: spendono, spandono e sono quel che hanno...

Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

.. e come le supposte abitano in blisters full-optional, con cani oltre i 120 decibels e nani manco fosse Disneyland, vivon col timore di poter sembrare poveri : quel che hanno ostentano, tutto il resto invidiano, poi lo comprano, in costante escalation col vicino costruiscono : parton dal pratino e vanno fino in cielo, han più parabole sul tetto che S.Marco nel Vangelo.. Sono quelli che di sabato lavano automobili che alla sera sfrecciano tra l'asfalto e i pargoli, medi come i ceti cui appartengono, terra-terra come i missili cui assomigliano. Tiratissimi, s'infarinano, s'alcolizzano e poi s'impastano su un albero - boom ! - Nasi bianchi come Fruit of the Loom che diventano più rossi d'un livello di Doom..

Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

Ognun per sè, Dio per sè, mani che si stringono tra i banchi delle chiese alla domenica - mani ipocrite - mani che fan cose che non si raccontano altrimenti le altre mani chissà cosa pensano - si scandalizzano - Mani che poi firman petizioni per lo sgombero, mani lisce come olio di ricino, mani che brandiscon manganelli, che farciscono gioielli, che si alzano alle spalle dei fratelli. Quelli che la notte non si può girare più, quelli che vanno a mignotte mentre i figli guardan la tv, che fanno i boss, che compran Class, che son sofisticati da chiamare i NAS, incubi di plastica che vorrebbero dar fuoco ad ogni zingara ma l'unica che accendono è quella che da loro l'elemosina ogni sera, quando mi nascondo sulla faccia oscura della loro luna nera..

Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...
Sono intorno a me ma non parlano con me... Sono come me ma si sentono meglio...

(quelli che ben pensano, frankie hi nrg mc)


jueves, 25 de octubre de 2007

un mare dentro - cielo sconfinato
un mondo interiore che lascia senza parole
tristi ma sorridenti, vogliosi di vivere ma senza forze per farlo, silenziosi ma con tante cose da dire, deboli ma forti, curiosi ma pigri, nostalgici e malinconici.

"mio figlio ha cominciato a camminare!! e io sono dentro qui, porco cane..."
"mi manca mio figlio, ma so che stare qua dentro é l'unico modo per non perderlo davvero"
"mi hanno fermato 5 o 6 volte e mi hanno ritirato la patente, quindi adesso ho la patente piena di bolli... ma adesso che sono diventato un bravo ragazzo, mi fanno accostare lo stesso..."
"mia madre un giorno ha avvelenato il nostro cane perchè diceva che volevamo più bene a lui che a lei..."

(to be continued)

mar adentro / mare dentro

Mar adentro (Ramón Sampedro)

Mar adentro, mar adentro, Mare dentro, mare dentro,
y en la ingravidez del fondo e senza peso nel fondo
donde se cumplen los sueños, dove si avverano i sogni,
se juntan dos voluntades si uniscono due volontá
para cumplir un deseo. per far avverare un desiderio.

Un beso enciende la vida Un bacio accende la vita
con un relámpago y un trueno, con un lampo e un tuono,
y en una metamorfosis e in una metamorfosi
mi cuerpo no es ya mi cuerpo; il mio corpo non è più il mio corpo;
es como penetrar al centro del universo: è come penetrare al centro dell'universo:

El abrazo más pueril, L'abbraccio piú infantile,
y el más puro de los besos, e il piú puro dei baci,
hasta vernos reducidos fino a vederci ridotti
en un único deseo: in un unico desiderio:

Tu mirada y mi mirada Il tuo sguardo e il mio sguardo
como un eco repitiendo, sin palabras: come un'eco che si ripete, senza parole:
más adentro, más adentro, piú dentro, piú dentro,
hasta el más allá del todo fino al di lá del tutto
por la sangre y por los huesos. attraverso il sangue e le ossa.

Pero me despierto siempre Peró mi sveglio sempre
y siempre quiero estar muerto e sempre vorrei essere morto
para seguir con mi boca per ritrovarmi ancora con la bocca
enredada en tus cabellos. nella rete dei tuoi capelli.


sábado, 13 de octubre de 2007

1. leggo della spagna, da vari punti di vista... L. che sta facendo l'erasmus, L. e N. che sono andate a trovarla, C. e M. che ci vivono... e poi c'è il mio, di punti di vista: il primo duro periodo, poi l'innamoramento per dei luoghi così diversi dai soliti, l'euforia, poi la partenza, la nostalgia, il "mal di spagna" come l'ha definito L. (e mi piace molto chiamarlo così) un sacco di persone che per vari motivi si sono perse l'occasione di venirmi a trovare quando vivevo là... e ora la voglia di tornarci, magari non per sempre, ma tornarci..........

2. non riesco a descrivere a parole quello che sto vivendo con l'esperienza di quest'anno, 12 mesi come volontaria in comunità, a ripetere l'esperienza di tirocinio e ad aggiungerne di nuove... mi stanno dando fiducia e spazio. cose di cui avevo bisogno. ho accompagnato E. all'ospedale, io da sola. abbiamo parlato. per fortuna non era nulla di grave. mio papà dovrebbe venire a fare il volontario, ha uno stile educativo innato (passatemi l'espressione "tecnica") che sarebbe perfetto per stare con loro. anch'io forse sto imparando, lo spero. hanno un mondo interiore immenso, profondissimo, anche se a volte non sembra. basta cercare di capirli. e di non lasciarsi fregare, perchè sono molto abili.

jueves, 4 de octubre de 2007

siamo qui perchè non c'è alcun rifugio

Siamo qui perché
non c'è alcun rifugio
dove nasconderci da noi stessi.

Fino a quando una persona
non confronta se stessa
negli occhi e nei cuori degli altri,
scappa.

Fino a che non permette loro
di condividere i suoi segreti,
non ha scampo da questi.

Timoroso di essere conosciuto
né può conoscere se stesso né gli altri, sarà solo.

Dove altro se non nei nostri punti comuni possiamo trovare un tale specchio?

Qui, insieme,
una persona può alla fine manifestarsi chiaramente a se stessa
non come il gigante dei suoi sogni
né il nano delle sue paure,
ma come un uomo, parte di un tutto
con il suo contributo da offrire.

Su questo terreno noi possiamo tutti mettere radici e crescere,
non più soli come nella morte,
ma vivi a noi stessi e agli altri.

(filosofia del "Progetto Uomo")


sábado, 29 de septiembre de 2007

mulini a vento. distese di pianura a perdita d'occhio. nuvole scure. aria condizionata a botto, io che mi stringo nella mia sciarpa per non prendermi una delle mie solite congestioni.
sono in un periodo strano. rifletto su tutto. qualsiasi piccola cosa, della mia vita. sto rimescolando le carte. avró ragione, avró torto, avró...?
tempo... ripensamenti... ho paura di rimescolare tutto, ma al tempo stesso, a tratti, ne avrei una gran voglia. non mi fa quasi paura il pensiero della terra che mi manca sotto ai piedi. troverei forse il modo di farmi spuntare le ali...

jueves, 6 de septiembre de 2007

abbracci gratis!

mercoledì 5 settembre, h 18:30 - armate di coraggio ed entusiasmo, L. ed io partiamo alla volta del centro città con in mano i nostri cartelli "abbracci gratis" in varie lingue (confidando nel fatto che il Festivaletteratura abbia portato anche qualche straniero nella nostra città).
inizia il nostro giro, prima un po' timido, poi le prime persone (conosciute) che ci chiedono delucidazioni e si prendono anche qualche (timido) abbraccio, poi pian piano acquistiamo fiducia e alziamo un po' i cartelli, arrivano i primi commenti positivi, anche se da lontano, i primi sguardi un po' più decisi ai cartelli, addirittura qualche complimento per l'iniziativa e anche, finalmente,

qualche abbraccio! :_)

come descrivere la sensazione di gioia di quel momento? una gioia semplice, primitiva quasi, dello stringere in un abbraccio una persona, di qualunque sesso età e provenienza, solo per il gusto di donare un gesto gratuito e spesso dimenticato, un semplice gesto di pace, qualcosa che sai che non cambierà il mondo (ma cosa, del resto, può veramente cambiare il mondo?) ma che senti che può creare qualcosa, un sorriso, un momento di serenità, una sensazione di benessere, una scintilla di comunicazione non verbale, di contatto fra le persone...
verso le 20 comincia a diminuire la gente, ora di cena o aperitivo, decidiamo di riporre i cartelli e proseguire il giorno dopo (cioè oggi :)) però qualche abbraccio c'è stato, direi anche un buon numero (20? 30? forse anche qualcuno di più) e un sorriso stampato sulla faccia, che non ne vuole sapere di andarsene :_)

sábado, 11 de agosto de 2007

cuando el mar te tenga (el último de la fila)


Vuela el viento espuma del mar,
vuela al viento y vuelvelo a volar.

Mezcla el mundo, ruge mistral,
mezcla el mundo y mezclanos con él.

Ahórrate esas palabras de amor
que nadie va a comprender,
ni tan sólo yo.
Si lo que vas a decir
no es más bello que el silencio,
no lo vayas a decir.

Que hable el mundo y calle el hombre,
calle el hombre y vuelvase a callar:
Mezcla el mundo, ruge mistral;
mezcla el mundo y mezclanos con él.

Ruge mistral, vuélvenos locos de andar
y con tu antiguo furor
llévate a aquel que ose hablar.

Mientras todos duerman te amaré.
Cuando todos hablen huiré.

Lejos, muy lejos, en silencio.
Lejos, muy lejos, en silencio.
Cuando el bosque te hable te hablaré;
cuando el mar te tenga te tendré.

Murmullo de una oración
minúscula y dulce;
murmullo de tu respiración
al despertar.

Ruge mistral, medio dios;
llevaté el mundo de aquí,
peina la espuma del mar
y llévanos muy lejos, muy lejos.

(Manolo García, Quimi Portet)

(volevo aggiungere qualcosa a queste parole... ma sono cosí belle da sole che... non me la sono sentita :)
"che parli il mondo e taccia l'uomo")


martes, 7 de agosto de 2007

agradables

serate piacevoli ultimamente... chiacchiere, gelati, passeggiate tranquille, sedie scomode e sandali rotti, cinema all'aperto (e scene isteriche per entrare - solo perchè è gratuito...), granita, abbronzatura, stanchezze, lavoro, vacanze, pensieri che occupano la mente (non la mia), spensieratezza in altri momenti (e in altre persone), incontri casuali, wurstel alla piastra in compagnia di amici, musica (creazione di), fratelli, gattino di 3 mesi adottato e in fase di addomesticamento, spazi di serenità, caldo ritornato, pizza e pane fatti da me stasera, sete, una gran sete in questi giorni, fotografie (poche), incontri e ritrovamenti...

I love you my friends :_)








jueves, 2 de agosto de 2007

borat

e invece le signorine in abiti succinti (o inesistenti) che ci propinano costantemente in televisione, pubblicità e riviste varie, quelle non sono "troppo in evidenza", nè da censurare... maledetto sessismo... nessun rispetto...


(da La Repubblica, 1 agosto 2007)
Anticipazioni sul dvd del film, nei negozi dai primi di settembre
Ci sono sequenze piccanti, equivoci sui cani e vari altri extra
"Borat", ecco le scene censurate in sala
e alcuni giornali rifiutano la pubblicità...
Il manifesto che mostra con molta evidenza il succinto costume verde del personaggio giudicato troppo volgare.
Commento della 20th Century Fox: "Contenti di far discutere ancora"

di Claudia Morgoglione


ROMA - Forse è solo una trovata pubblicitaria, un abile espediente di marketing; forse invece è tutto vero, un reale eccesso di zelo moralistico. Fatto sta che il fenomeno Borat colpisce ancora. Continua a far discutere, a suscitare polemiche. Perché a quasi un anno dal suo debutto nei festival internazionali, e cinque mesi dopo l'uscita nelle sale italiane, nel nostro Paese sembra ci sia ancora chi si scandalizza per il look e le frasi celebri del personaggio. O, almeno, è questo che sostiene la casa di distribuzione del film, la 20th Century Fox: la divisione home video della major rivela che la campagna pubblicitaria per l'imminente uscita nazionale del dvd è stata rifiutata da alcuni quotidiani e settimanali.

Motivo del niet: le locandine promozionali, giudicate - evidentemente - esempi troppo perfetti del Borat-style. Così, in uno dei poster respinti al mittente da alcuni giornali, troviamo il giornalista kazako creato e interpretato da Sacha Baron-Cohen col suo solito costumino da mare verde, dalle linee che potremmo definire inguinali-ascellari. Un'immagine accompagnata dalla scritta "Io molto eccito, è arrivato mio dvd". Ma non è tanto la frase, ad aver infastidito. Quanto la foto, che ritrarrebbe le grazie maschili del nostro eroe troppo in evidenza.

E chissà se alla 20th Century Fox davvero non si aspettavano questa bocciatura, o se hanno creato ad arte un'immagine forte per poter provocare polemiche, tirando la volata alle vendite del dvd. Dalla centrale italiana della divisione homevideo, si difendono ricordando che il manifesto è perfettamente coerente col prodotto. Ovvero con la versione su disco del film, in uscita il 6 settembre, il cui pezzo forte sono trenta minuti di contenuti speciali. Ovvero di scene girate, ma "censurate" nel montaggio finale della versione per il grande schermo. Giudicate troppo forti, per il grande pubblico.

E vediamo allora in cosa consistono, queste chicche politicamente scorrette della già scorrettissima pellicola. Tra le sequenze a contenuto sessuale, ce n'è una in cui Borat viene a contatto, in hotel, con un serissimo massaggiatore. Il quale tenta di fare il suo mestiere, esercitandosi sul corpo del reporter kazako. Ma il protagonista, inevitabilmente si eccita, e chiede al povero estetista una prestazione, convinto che si tratti di un professionista del sesso.

Ma non è solo l'erotismo, ad essere finito vittima delle forbici della censura. Ci sono anche altre situazioni giudicate difficilmente digeribili, dal pubblico medio. In un'altra scena, ad esempio, Borat si reca in un canile, informandosi con molta attenzione sugli ospiti a quattro zampe della struttura. Ovviamente, il suo interlocutore pensa che voglia adottare un cane, mentre lo scopo del giornalista kazako è quello di metterlo in casseruola e mangiarlo...

E le citazioni potrebbero continuare. Anche perché, oltre alle sequenze tagliate, nella confezione su disco ci sono anche altri extra. Ad esempio una parte dedicata al Baywatch di Borat (che come quasi tutti sanno nel film si innamora perdutamente di Pamela Anderson, dopo averla vista nei panni ddi sexy-bagnina televisiva); una sezione sul tour promozionale della pellicola; un'altra sul 2028 in Kazakhstan.

E nell'attesa di distribuire il prodotto nei negozi, alla Fox sembrano quasi felici, per il rifiuto della campagna pubblicitaria. "Siamo contenti che anche per l'uscita in dvd Borat riesca a creare dibattito" dichiara Alessandro Caccamo, direttore marketing della divisione homevideo. Anche se, in un'Italia alle prese con scandali e scandaletti di mezza estate - a cominciare dal caso "la squillo, la cocaina e l'onorevole cattolicissimo" - pensare che qualcuno possa davvero scandalizzarsi per il costumino verde di Baron-Cohen fa solo sorridere.

(1 agosto 2007)

sábado, 28 de julio de 2007

inquietudine

in questi giorni sono un po' inquieta...
ma forse sono squilibri ormonali, perchè mi sono venuti fuori 80 brufoli in 2 giorni (dite che il risotto con le salamelle ha contribuito?? mmh, forse sì... l'ho mangiato per due sere di fila...)
ma piangere senza nessun motivo, prendersela per le cose più stupide, rispondere male alla persona che per un giorno intero cerca di consolarti... bhè, o ero depressa, o ero incinta (!!!), o ero impazzita...
per fortuna è passata, sto un po' meglio
sto organizzando il viaggio in spagna (per evitare quello che mi è successo a roma pochi giorni fa, ovvero che sono rimasta chiusa in casa per 2 giorni)
reagire, reagire, reagire
a volte ho voglia di fuggire, di fare cose nuove, di ricominciare da capo, di riprendere a studiare, di andare per un po' in un altro paese, di fare quelle cose che ormai ho accantonato ma che forse sono ancora lì, latenti, e che forse dovrei ascoltare...

miércoles, 25 de julio de 2007

km e km

annaffiate le piantine sul davanzale della mia finestra, che ormai stavano gridando "acqua! acqua!" con ogni centimetro deelle foglie e del gambo... :( povere piantine, sono stata via solo 3 giorni e nessuno si è ricordato di voi! chissà come vi siete sentite sole...

coccolata la gatta, la quale anche se non era da sola in questi giorni, ha voluto i suoi 10 minuti di lotta mordigiocascappa - e ovviamente guai a prenderla in braccio!! :-/

qualche news via mail da qlc amica. è sempre bello stare via e poi ritrovarsi le mail tutte in una volta :) come i regali di Natale :))
a questo proposito... (delle amiche, non dei regali di Natale :))
l'altra sera, quando non riuscivo a dormire, forse per colpa del caldo, o del film che avevo visto (marnie - di hitchcock), qualche brutto pensiero ha fatto capolino, accompagnato dal caratteristico dolore allo stomaco che mi prende tutte le volte che sento un'amicizia lontana, persa, quando ho la sensazione di non poterla più ritrovare e di essere rimasta di nuovo sola (o di sentirmi tale: dovrebbe essere nettamente diverso sentirsi soli rispetto all'esserlo realmente, ma in realtà il risultato è lo stesso...)
L. che vive a 500 km da qui; S. che si è trasferita a poco più di 45 ma questo non conta, la verità è che è più difficile vedersi, avevamo ricominciato a frequentarci ma così è di nuovo impossibile; L. che ritorna dove era prima, 100 km ci separano, ma sono abbastanza per non poter continuare a uscire quando ci pare, appena ci viene in mente, dandoci appuntamento "fra mezz'ora"; per non parlare di C., M. e M., addirittura in altri paesi; K., sparita definitivamente dall'ultima volta che mi è venuta a trovare...
perchè è così difficile trovare persone con le quali stare bene davvero, poter condividere sè stessi, mostrarsi come si è, avere interessi in comune e non sentirsi a disagio?...
e perchè le persone con cui succede tutto questo, abitano a km e km di distanza?

va bene, adesso smetto di stressarvi con questi piagnistei e vado a letto, che oggi ho guidato per 8 ore e sono leggermente stanca :)

buenas noches a tod@s :_)

domingo, 22 de julio de 2007

in estate non succede più niente...

avete notato che in estate non succede più niente?
solo notizie di caldo, previsioni del tempo, al massimo qualche stato d'allerta per la mancanza d'acqua o per l'eccessiva pioggia rispetto alle medie del periodo... qualche vips, che cade dal motorino o si fa aggredire da una ex ancora furibonda o si fa fotografare con il nuovo costume che oravadimoda... qualche scippo ai danni di un malcapitato turista in una grande città...
guerre? ma va'. sono finite. c'erano fino a maggio, massimomassimo i primi di giugno, adesso basta. politica? niente, tanto anche i politici sono tutti in vacanza (ah perchè, prima...?)
improvvisamente è diventato importantissimo sapere il prezzo delle zucchine al mercato di canicattì, le zone più in dove passano le vacanze gli italiani, il traffico congestionato sulle grandi vie di scorrimento, i cibi più amati dagli italiani nel periodo estivo, il numero di gelati venduti dall'inizio dall'anno (non scherzo, sentito stasera)

il nostro cervello ormai in pappa per il grande calore può recepire solo notizie di questo tipo; oppure guardare il supervarietà per poter dire quanto sono invecchiati gli attori/cantanti/showmen-women di turno; oppure sciogliersi definitivamente davanti ai colpi di sole che ci propinano nel pre-durante-post cena (dipende da dove vivete in italia, l'orario della cena varia)

io ho trovato un bellissimo canale che trasmette 24h/24 non-stop... la tv spenta

(annainvenadiinvettive)

boys don't cry (and girls do)

ieri discussioni su uomini-donne, politica, violenza sulle donne... purtroppo, anche se non sembra e anche se siamo nel 2007, la misoginia è ancora diffusa... c'è ancora chi pensa che le donne sono inferiori, ci sono ancora le idee dei ruoli sessuali ben definiti, comportamenti sessisti e scarsa considerazione della donna, ancora fioccorosa e fioccoazzurro, idee che andavano di moda 30 anni fa...
e mi sono chiesta se è possibile cambiare qualcosa... certo, le campagne di sensibilizzazione non mancano, ma speravo che le persone giovani già di loro avessero delle idee diverse, non avessero bisogno di "essere sensibilizzate"... invece c'è ancora bisogno di chiarire che le donne, oltre al loro lavoro fuori casa, fanno anche il lavoro dentro casa, cucinarelavarestirare (a parte che io non stiro mai niente, mi metto tutto non stirato ehehe :) si risparmia tempo, fatica ed energia elettrica :)) e che sono PERSONE esattamente come gli uomini, e che quindi meritano rispetto, esattamente lo stesso rispetto che gli uomini pretendono nei propri confronti...

speravo che non ci fosse ancora discutere sul fatto che quando un uomo e una donna vivono insieme devono ognuno fare la propria parte per mandare avanti la casa... visto che tutti vogliono mangiare (e quindi dovrebbero cucinare), trovare i vestiti puliti (quando farsi la lavatrice), trovare la casa un minimo decente (non dico di pulire tutti i giorni, ma ogni tanto...) e invece forse...

per non parlare poi della violenza sulle donne: pare che la violenza sulle donne (spesso domestica) sia la prima causa di morte, ancora prima del cancro, dell'infarto e degli incidenti stradali... e questo pare che riguardi qualsiasi ceto sociale, qualsiasi livello di istruzione, qualsiasi paese...
per essere chiari, si intende per violenza di genere "qualsiasi atto di violenza per motivi di genere che provochi o possa verosimilmente provocare danno fisico, sessuale o psicologico, comprese le minacce di violenza, la coercizione o privazione arbitraria della libertà personale, sia nella vita pubblica che privata"... visto che a volte, parlando con certe persone (persone?...), sembra che sia normale dare uno schiaffo a una donna, spintonarla, umiliarla, obbligarla a rapporti sessuali non desiderati... ma tutto questo è violenza, anche la violenza psicologica è terribile, e non solo per il fatto di essere "verbale" fa meno danni di quella fisica...
per capire cosa intendo, guardatevi un bellissimo film... "ti dò i miei occhi" - lì si vede molto bene cosa significa per una donna sia la violenza fisica che quella psicologica

tanto per buttarla in ridere, chiudo questo mio sfogo dicendo che se gli uomini non capiranno e non si decideranno a trattarci con rispetto, possiamo sempre indire lo sciopero sessuale come la Lisistrata ;) (visto che alla fine gira tutto intorno a quello... a mali estremi... ;))

I try to laugh about it
cover it all up with lies
I try to laugh about it
hiding the tears in my eyes
'cause boys don't cry
Boys don't cry


lunes, 16 de julio de 2007

serata...

... proiezione video e foto del "world tour" (sia USA che Germania e Olanda) con contorno di pasta fredda, riso freddo, tortilla de patatas y tinto de verano :) (españa sigue siempre ahí ;))
tante persone diverse, che mai penseresti starebbero bene insieme... ma se c'è la voglia si può creare un'alchimia adeguata, un mix impensabile che però funziona...

domani parto in moto con M. per 3 giorni di mare :)
sono contenta... non resta traccia dell'inquietudine di oggi dopo questa serata e questo viaggettino cosí vicino :)

[ stasera ho ascoltato...
como los olivos - bebe
curre curre guagliò - 99 posse
what's up - 4 non blondes
musica ribelle - fossati e finardi
volver - estrella morente
chiama piano - bertoli e concato
insurrección - el último de la fila ]

domingo, 15 de julio de 2007

gioco il jolly

sono inquieta. sarà di nuovo la sensazione di cosastofacendodellamiavita, perchè nonostante abbia progetti per settembre, per ora sono ferma a guardare in su...
alla fatidica domanda (che chissà perchè ultimamente mi viene rivolta ogni giorno da qualcuno diverso) "cosa fai di bello adesso?" vorrei avere una domanda di riserva, o avere un jolly da giocare... studi? lavori? non fai un c****?
(...)
ho rivisto le mie amiche, una serata piacevolissima, chiacchiere in tranquillità, seppur con qualche preoccupazione...
qualche matrimonio in vista (lavoro, lavoro, lavoro - ma mai lamentarsi se si ha del lavoro!)
il viaggettino in spagna a settembre a trovare C. e P. (e forse anche L. e M. se riesco a organizzarmi)
il servizio civile a settembre/ottobre
forse il secondo corso di spagnolo
... di cose "in potenza" ne avrei...
(...)
ma allora perchè sono qui ad annoiarmi e non aver voglia di far niente? a voler stare da sola? a voler andare via e basta?
forse ho bisogno di vacanze...

miércoles, 11 de julio de 2007

43 cose da fare nella vita...

http://www.43things.com/person/panetulipani
http://www.43things.com

dite la vostra!! :)

troppi libri da leggere...

un paio di calzini a righe (prima - per una vita - portavo sempre calzini neri o blu scuro, non so perchè - forse era il periodo in cui in veritá portavo sempre tutto nero, non solo i calzini)
un vestito di lino leggero, verde scuro
una maglietta nera a mezze maniche
i capelli legati, una ciocca di capelli che continua a cadere, sulla nuca
occhi stanchi
faccio le valige, l'unica cosa che odio dei viaggi
sfaccio le valige per l'ennesima volta
la mia valigia è sempre in camera mia, mezza vuota, mezza piena,
sempre in partenza, sempre in ritorno
c'è troppa musica da ascoltare al mondo
troppi libri da leggere
troppi film da vedere
e troppe persone che non incontreremo mai

mi mancate... [os echo de menos...]

penso che a volte tutti abbiamo bisogno di uno spazio interiore, personale, da non condividere con gli altri; a volte invece il nostro spazio interiore ha bisogno di uscire, di svelarsi...
una volta un amico mi disse "grazie per avermi dedicato un po' del tuo tempo... spesso ci dimentichiamo che il tempo è una delle poche cose ancora di valore che le persone ci possono dare"
a volte credo che non riesco a dedicare abbastanza tempo alle persone a cui tengo... e non riesco a capire se è perchè non tengo abbastanza a loro, o se è solo che sono pigra, disattenta, sbadata e disordinata (tutte cose che sicuramente sono :))
però vorrei tanto poter raggiungere tutte le persone che mi mancano, poter fare due chiacchiere con loro... forse a volte è solo colpa della distanza...

creo que a veces todos necesitamos un espacio interior, personal, que no queremos compartir con los otros; a veces al contrario nuestro espacio interior necesita salir, desvelarse...
una vez un amigo me dijo "gracias por haberme dedicado un poco de tu tiempo... muchas veces nos olvidamos de que el tiempo es una de las pocas cosas que todavía tienen valor y que las personas nos pueden dar"
a veces creo que no consigo dedicar bastante tiempo a las personas a las que quiero... y no consigo entender si es porque no les quiero bastante, o si es sólo porque soy perezosa, poco atenta, atolondrada y desordenada (todas cosas que sin duda yo soy :))
pero me gustaría tanto poder llegar a todas las personas que echo de menos, poder charlar un rato con ellas... a lo mejor a veces es sólo culpa de la distancia...

viernes, 29 de junio de 2007

livello di soddisfazione...

risultato del test di gradimento del corso di spagnolo (valutando materiale fornito, condizioni ambientali, programma svolto, durata del corso, ecc.): 96%!!!
risultato del test di gradimento del formatore (ergo, la sottoscritta) (valutando capacità di coinvolgimento, chiarezza nelle spiegazioni, disponibilità verso gli alunni, ecc.): 100%!!!!!!!!!!!!!!

sono senza parole :_)

miércoles, 20 de junio de 2007

insegno!

se mi avessero detto, qualche settimana fa, che avrei insegnato spagnolo, mi sarei messa a ridere e non ci avrei creduto...
ed invece eccomi qua: 9 ore a settimana, per 4 settimane (siamo già alla terza, ma ancora dovevo realizzare si vede), corso base e medio (così dice il programma...)

ho dovuto ripassarmi la grammatica, si sente che sono alle prime armi, ogni tanto mi sa che spiego in modo confuso...
ma stanno imparando
ridono
fanno battute
fanno domande
vogliono sapere le parolacce, il cibo, il bere (soprattutto alcolico!)
escono dalla classe con un vociare confuso e con qualche risata
resistono al caldo e alle zanzare
oggi hanno usato le prime frasi per intero, senza il mio intervento

che soddisfazione!!!
e che nostalgia della mia spagna......................................... :_)

lunes, 11 de junio de 2007

Me gustas cuando callas... (Neruda)

Me gustas cuando callas porque estás como ausente,
y me oyes desde lejos, y mi voz no te toca.
Parece que los ojos se te hubieran volado
y parece que un beso te cerrara la boca.

Como todas las cosas están llenas de mi alma
emerges de las cosas, llena del alma mía.
Mariposa de sueño, te pareces a mi alma,
y te pareces a la palabra melancolía.

Me gustas cuando callas y estás como distante.
Y estás como quejándote, mariposa en arrullo.
Y me oyes desde lejos, y mi voz no te alcanza:
déjame que me calle con el silencio tuyo.

Déjame que te hable también con tu silencio
claro como una lámpara, simple como un anillo.
Eres como la noche, callada y constelada.
Tu silencio es de estrella, tan lejano y sencillo.

Me gustas cuando callas porque estás como ausente.
Distante y dolorosa como si hubieras muerto.

Una palabra entonces, una sonrisa bastan.
Y estoy alegre, alegre de que no sea cierto.

domingo, 27 de mayo de 2007

come si può essere così innamorati da non dimenticarselo mai...

come si può essere così innamorati da non dimenticarselo mai...
non metterlo mai troppo in mostra...
riconoscere i propri errori...
lasciarsi prendere per mano e fidarsi ciecamente...
non dare mai nulla per scontato...
non contare gli anni che passano come anni di vecchiaia, ma di giovinezza...
non fare caso alle apparenze...
fare ancora follie improvvise...
parlarsi...
perdonare...

jueves, 24 de mayo de 2007

you had time (ani di franco)


how can I go home
with nothing to say
I know you're going to look at me that way
and say what did you do out there
and what did you decide
you said you needed time
and you had time

you are a china shop
and I am a bull
you are really good food
and I am full
I guess everything is timing
I guess everything's been said
so I am coming home with an empty head

you'll say did they love you or what
I'll say they love what I do
the only one who really loves me is you
and you'll say girl did you kick some butt
and I'll say I don't really remember
but my fingers are sore
and my voice is too

you'll say it's really good to see you
you'll say I missed you horribly
you'll say let me carry that
give that to me
and you will take the heavy stuff
and you will drive the car
and I'll look out the window making jokes
about the way things are

how can I go home
with nothing to say
I know you're going to look at me that way
and say what did you do out there
and what did you decide
you said you needed time
and you had time

sábado, 19 de mayo de 2007

mancanza

il vuoto lasciato dalle persone che hanno incrociato il nostro cammino e poi abbiamo perso di vista

la sensazione di non poter fare realmente nulla per cambiare le cose che non vanno
lamentarsi e basta
ma lamentarsi non serve a cambiare

la sensazione di non potersi mostrare mai veramente come siamo
per paura di quello che pensano gli altri
per paura che non ci accettino
per paura che si creino dei pregiudizi
per paura di non essere accettati per un lavoro
per paura di perdere un'amicizia

qualche volta, solo qualche volta, mi ritrovo a pensare a tutto questo...
poi per fortuna esistono i ron-ron della mia gatta, il sole che entra dalla finestra, la mia piantina di cui ho piantato i semi che sta crescendo a vista d'occhio, le carezze, le ore al telefono con i miei sfoghi, una bella nuotata, una doccia fresca
e mi rendo conto di essere solo un puntino nell'universo...

jueves, 17 de mayo de 2007

zu

anche stamattina distribuzione dei questionari nelle scuole, 6 ore di fila, quasi tutte classi prime...
solita procedura, spiegazioni, facciamo l'appello, distribuiamo i questionari, ci sono anche molti stranieri quindi pronunciamo un po' stentatamente i loro nomi...
in prima fila, una ragazza cinese (che scopriamo poi essere in italia da pochi mesi)
la mia collega arriva al suo nome nell'elenco e dice "zu" (come solo un accento bolognese può fare ;))
nessuno alza la mano... io dico "forse non si pronuncia così..."
"come non si pronuncia così?? zeta-acca-u... come vuoi che si pronunci?? ZU!!!"
certo... è cinese, ma sicuramente si pronuncia ZU...
come ZUccheroavelodentroiltuocervello... o ZUccavuota...

martes, 15 de mayo de 2007

momentos

2 ragazzi in bicicletta
ragazzo che sta davanti: "come?? non ti sento!!"
amico che lo segue: dice, anzi, urla qualcosa
... se ti togliessi gli auricolari dalle orecchie forse sentiresti cosa ti dice...

[...]

se il buongiorno si vede dal mattino...
stamattina sveglia alle 5.30
il mio treno, con arrivo previsto alle 7.16, era in ritardo di 30 minuti
il treno alternativo (regionale anzichè IC) era in ritardo di 40
io avevo un treno da prendere alle 8.05, quindi avevo circa 50 minuti di agio
decido di prendere il treno IC
ovviamente... accumula ritardo di altri 20 minuti e mi vedo partire sotto il naso il treno delle 8.05, nonostante la corsa toglifiato da un binario all'altro!!!
@]#^£$%/!!!!!!!

[...]

mono no aware

viernes, 11 de mayo de 2007

questo mondo che ci scappa dalla gola...

uno sguardo e poi non abito più qui
e ho una corsa dentro che non so fermare
(...)
questo mondo che ci scappa dalla gola
(...)
partiremo insieme senza limiti nel cuore
3 ragazze che cantano a squarciagola in fondo al locale
quante lune su di noi nei giorni di israele...
ora si mettono anche a ballare
(...)
oltre le città non si ferma mai
incrocio lo sguardo di una ragazza
questa lunga corsa in fondo all'avventura
di solito distolgono lo sguardo
e tu sola sai quello che darei...
lei invece mi guarda, io ricambio lo sguardo con un sorriso, e lei mi sorride
per ricominciare un'altra volta ancora...

(10 maggio)





sábado, 5 de mayo de 2007

2 maggio

perché non posso avere niente

perché non posso avere niente
se una carezza ti sfiora il viso
e le tue pallide mani sono solo un ricordo
perché non posso avere niente

perché non posso avere niente
se il grigio di questa mattina illumina gli spazi
dondolandosi su una corda di fili d’erba
e lasciando cadere gocce di rugiada sui tuoi occhi

perché non posso avere pace
se le tue risa lontane echeggiano ancora
se il mormorio è un sussulto
e una voce è solo rumore

perché non posso avere niente
se la gioia scorre nelle mie vene
se la gioia è incontenibile
perché non posso piangere

perché non posso avere niente
se questo fiume è in secca
se il sole asciuga la rugiada
se il tramonto ricopre i colori
di un unico intenso
arancione

(buon compleanno nonno)

miércoles, 25 de abril de 2007

aggiornamenti

h 10:15, stamattina
esco dal portone con la macchina e guardo a sinistra, visto che la strada è a senso unico;
parto, senza guardare a destra perchè se supone che non venga nessuno da quella parte...
e praticamente ho investito un ragazzino in bicicletta, era in mezzo alla strada, contromano... l'ho proprio toccato, e lui è caduto... per fortuna non si è fatto niente, il tempo di mettereilfrenoamanotogliermilacinturaaprirelaportieraperandareavederesestavabene ed era già in piedi, in sella di nuovo alla sua bici, che mi chiedeva ripetutamente scusa, "sto bene non ti preoccupare non mi sono fatto niente" e io che mi scusavo a mia volta, anche se non era colpa mia - veniva contromano in mezzo alla strada - ma sentivo di aver rischiato di uccidere qualcuno, quindi non mi importava di chi fosse la colpa...
avrei voluto dirgli "sta' attento, non andare contromano, è pericoloso, lo vedi??" ma era già ripartito, questa volta forse sul marciapiede...

le regole, questo mi fa venire in mente il discorso sulle regole che facevamo qualche giorno fa con M.
che qui in Italia non abbiamo nessun rispetto per le regole, forse per la mancanza di certezza di ricevere una pena... le regole ci sono, ma regolarmente (ehehe) le ignoriamo...


domingo, 22 de abril de 2007

leader

sarò mai una leader?
non penso sarò mai una leader...
di solito passo inosservata; se parlo in un gruppo di persone, non alzo molto la voce quindi di solito l'inizio del mio discorso non viene percepito, e quindi spesso viene ignorato; non credo di avere molto di interessante da dire, quindi non parlo molto (se non interpellata); quando interpellata, meno persone mi ascoltano meglio riesco a parlare ed esprimere ciò che penso; altrimenti ne viene fuori una descrizione/narrazione confusa e contorta, spesso quasi incomprensibile...

" la leader del gruppo!" (inteso come "band"): ma non credo sarò mai neanche quello...
"comunque il cantante sul palco è sempre quello che attira di più l'attenzione!"
sì sì, certo, certo...

fine concerto, usciamo per portare via gli strumenti
poi rientriamo
batterista, pianista, bassista, chitarrista, amica, io (nell'ordine)
alla porta:
"scusa posso entrare? sono col gruppo..."
"..." (guarda il gruppo che entra nel locale lasciandomi indietro"
"... sono la cantante!"
"..." (mi guarda perplesso, poi fa un gesto come dire "vabbè dai, per questa volta"
(no comment...)

jueves, 19 de abril de 2007

london: luoghi...

su Londra è stato scritto di tutto di più... quindi è inutile che vi consigli qualche posto migliore di altri da visitare... tanto lo sapete già quali sono le cose che non potete dimenticare.
vi scrivo qualche posto che a me è piaciuto (secondo criteri del tutto personali :)) (in ordine sparso):

- una passeggiata in Green Park, attraverso il Queen Victoria's Memorial (orrenda statua della regina, ma la fontana è d'effetto) fino al bellissimo S.James's Park, dove con poca difficoltà si trovano scoiattoli abituati a ricevere cibo della mani dei passanti (meglio se arachidi e pistacchi, ne vanno matti!)
- Charing Cross Road soprattutto per tutte le librerie che ci sono!! (libri usati e non, un sacco di offerte di 3x2 e 2x1, sconti di 2 o 3 £ sui libri...)
- il Pollock's Toy Museum con i suoi giocattoli di legno, le bambole, i giochi in scatola impolverati, i puzzle di una volta, gli orsacchiotti, la casa su 3 piani che scricchiola ad ogni passo
- Camden Market (e gli altri mercati lì intorno, che poi fanno un mercato unico): perfetto se andate pazzi per heavy-metal/punk/dark... soprattutto come stile di vestire! Ottime occasioni anche per t-shirt, dischi e scarpe... il tutto non sempre a buon mercato (ma soprattutto per via del cambio con l'euro...) comunque per me è bella l'aria che si respira, gente di ogni colore, turisti e non, soprattutto gente giovane (ma non solo) e soprattutto... non importa quanto strani siate, lì nessuno vi noterà :)
- the London Eye: come al solito si fanno pagare (14,50 £ il biglietto intero) ma il panorama è veramente spettacolare, ne vale la pena!
- una passeggiata sui due Jubilee Bridges, dai quali si vedono due panorami splendidi secondo me, uno verso St.Paul's e l'altra verso the Houses of Parliament... meglio se di sera
- il musical Little Shop of Horrors a teatro: bellissimo, divertentissimo, voci straordinarie, teatro (Duke of York's) piccolo e intimo, great sound :)
- Soho: una bella zona un po' "trasgressiva" (storico quartiere gay-lesbo e lucirosse), ma almeno un po' più sincera (così mi è sembrato)
- vicino a Russel Square Gay's The Word: piccola libreria gay-lesbo con libri nuovi, libri usati (a ottimi prezzi!), riviste, film, cartoline. Non molto fornita e mai affollata, sta in una via con altri negozi di tutt'altro tipo, in una zona tutt'altro che gay... ma proprio per questo ha un suo fascino
- Lower Marsh (se non sbaglio...): zona di mercato vicino a Westminster Bridge (a sud della Waterloo Station) dove ogni mattina c'è un piccolo mercatino senza troppe pretese, che vende frutta e verdura, a volte carne e formaggi, poco abbigliamento, scarpe, cd. Non sembra proprio di essere in una metropoli a vederlo...
- la Tate Modern: ci sarei rimasta ore e ore!!!!!!! La cosa che più mi ha colpita (anche se è davvero difficile scegliere, l'arte moderna mi affascina quasi tutta) sono questi dipinti (http://www.tate.org.uk/servlet/CollectionDisplays?roomid=4114) di alcuni artisti africani. Attualità, arte, colori, profondità di messaggio... Se potete andate assolutamente a vederli!

(to be continued)

viernes, 16 de marzo de 2007

... london


che dire di Londra... sono qui da 2 settimane ma non riesco ancora bene a capire cosa provo...
sono talmente tante le cose che sto vedendo e a una tale velocita' che forse non mi sto rendendo conto.

mi sveglio nella mia bella casetta a 2 piani tutta moquettata (della serie che se prende fuoco qualcosa va a fuoco tutto in meno di 5 minuti :)), scaldo 2 fette di pane M&S nel tostapane, il profumo si spande per tutta la cucina e poi gusto la mia breakfast fra le 7.30 e le 8 del mattino (orari solitamente per me impensabili, ma qui, col fatto che le uniche tende che dovrebbero fare buio in camera sono BIANCHE, alle 7 al max sono sveglia, COMUNQUE).

fra le 8 e le 9 (a seconda dell'orario, del "good service" o "severe delays" della tube, o se becco la "peak-hour") sono dentro nei corridoi della tube, fra scale mobili e corridoi pieni di gente, cercando un posto a sedere per i tratti piu' lunghi e cercando di non sudare troppo quando resto schiacciata per 20 minuti buoni fra una folla di persone che sta andando al lavoro...)

dalle 9 alle 16.30 circa (con una pausa pranzo di 1 ora e mezza) sono a scuola: 3 ore di advanced class al mattino, 3 ore di upper-intermediate al pomeriggio.
mi passa abbastanza bene, classi internazionali (finora canadesi, arabi, coreani, svedesi, spagnoli, colombiani, peruviani, tedeschi, turchi, e qualche italiano - purtroppo - ...) quindi di solito e' molto interessante il tipo di conversazione che si viene a creare... una specie di immersione nella lingua inglese mista alle informazioni provenienti dai paesi piu' lontani... bello insomma, un tipo di atmosfera che adoro!

il pomeriggio, quando esco da scuola, cerco di andare in giro il piu' possibile: sono a LONDRA cavolo!! :))
finora ho evitato i musei, che comunque anche M. voleva andare a vedere, quindi vedro' la prossima settimana...
qualche passeggiata a Tower Bridge, Covent Garden, Leicester Square, Soho, Notting Hill, St.James's Park, Green Park e Hyde Park (mi manca l'Hyde Park Corner!!), shopping nelle miliardi di librerie lungo Charing Cross Road, passeggiate di esplorazione + foto nei quartieri della scuola (attorno Westminster Bridge e attorno King's Cross, dove vivo), l'esposizione sull'olocausto all'Imperial War Museum, il Science Museum...
domani mi aspetta il London Aquarium...
ho scovato anche un cinema (Prince Charles Cinema) abbastanza "cheap", ovvero 4,5 pounds (l'equivalente del prezzo normale in Italia, ma qui normalmente il cinema costa 9 pounds, quindi praticamente 13-14 euro!! per cui e' a meta' prezzo per il prezzo locale... e "normale" per noi) sono gia' andata un paio di volte con S. (una ragazza svedese del mio corso) e domani penso torneremo.

la sera... finora sono stata in casa a guardare dei film in lingua, o a chiacchierare coi miei coinquilini (una turca, un turco, un colombiano, un americano e un francese)... la sera e' abbastanza pericoloso qui, o almeno cosi' sembra; ma piu' di tutto mi manca qualcuno con cui uscire, perche' i miei coinquilini lavorano e non li ho mai visti uscire, e quelli del mio corso... non so, forse saro' io troppo selettiva, ma a parte S., non ci sono tante persone che mi "ispirino"... o comunque sono quel tipo di persona con cui scambi 4 chiacchiere a lezione, ma con cui non usciresti... non so come spiegarmi...

anyway... questo piu' o meno e' quanto, per ora :)
to be continued...

domingo, 11 de marzo de 2007

talkin'

non so perche' ma ho notato una cosa (che mi era successa anche in spagna) ovvero che quando parlo in un'altra lingua con qualcuno, soprattutto se e' la lingua che sto studiando in quel momento quindi ho voglia/bisogno di esercitarla, mi ritrovo a dire delle cose che non direi mai a nessun italiano, se non dopo mesi di conoscenza...
non sto dicendo che qui abbia raccontato i fatti miei a mezzo mondo... pero' si', mi sono ritrovata a parlare con facilita' di me stessa, del mio mondo, del mio punto di vista, con una persona che conosco da una settimana (S., una ragazza svedese che fa il corso di inglese con me), con il ragazzo francese che vive nell'appartamento con me... non so, piccole cose, ma ho notato questa differenza...

squirrels :)

so che probabilmente e' una cosa che risulta estremamente ingenua per chi e' gia' stato a londra... ma oggi sono stata a Green Park e St. James Park... e ho visto (e fotografato) da vicino... degli

SCOIATTOLI!!!!! :)))

non avevo mai visto degli scoiattoli cosi' da vicino... hanno un modo buffissimo di saltellare! prendevano le noccioline dalle mani dei turisti, ti venivano vicino per farsi fotografare... davvero degli animali interessantissimi!
sono rimasta affascinata...
niente, tutto qui, so che e' una cosa scontata ma... a me e' piaciuto troppo! :)

sábado, 10 de marzo de 2007

quando viaggi...

quando viaggi incontri un sacco di persone che hanno fatto sempre qualcosa piu' di te... magari tu pensi di aver fatto grandi cose, invece non e' cosi', ci sara' sempre qualcuno al mondo che ha viaggiato piu' di te, che sa piu' cose di te, che ha piu' cose da raccontare...
forse e' per questo che alcune persone non viaggiano molto, forse trovano il viaggio troppo destabilizzante per loro...

sábado, 3 de marzo de 2007

"gridami" (e altro...)

macchie di vita rosso sangue
linee di vento, gocce di mare
scrivimi quello che vuoi
lasciami un segno del tuo passaggio

incidilo nella mia pelle
riesci a sciogliere i miei pensieri
o sai solo scattare fotografie
che cancellano il drago che divora il cuore

lasciami… gridami…
non farmi soffrire…
spegnimi… ascoltami…
non ho niente da offrire…

in questo buio nella notte
attraverso i miei sensi
sono seni di donne annoiate
che abusano di te
sono crepe di case trovate
per crescerci dentro

divora mordi distruggi
bevi il mio calice
pieno di orgoglio
non lasciarmi sola
in questo vortice


sento che esplode
la mia mente
sto cercando di comprendere
evita quello che non vuoi
colpisci, punisci le mie mani

sale dagli occhi il mio pensiero
allunga le braccia verso la voce
guida le note come aquiloni
come un sapiente equilibrista

ritrova il coraggio di stare
sospeso nell’aria a galleggiare
come una bolla d’aria
che aspetta, fluttua, vola e infine esplode

copriti gli occhi
per non vedere
copriti il viso
per non sentire
questo dolore che mi colpisce
labbra socchiuse per sussurrare
[sono un diamante
pronto a scalfire]

gridami tutta la rabbia
che hai rinchiuso dentro i tuoi occhi
sono solo un castello di sabbia
che aspetta un’onda per fuggire via…


sabiduría popular :)

él que vino a este mundo
y no ha bebido vino,
entonces a que coño vino

di Bologna mi ricordo...

… quando vivevo con L. in stanza doppia e nascondevo le caramelle nei posti più impensati nella sua parte di stanza: sotto il cuscino, fra le coperte, dietro lo stereo, sulla tastiera del computer, fra i pupazzi… non ricordo chi aveva iniziato, se lei o io, ma è una cosa che abbiamo continuato a fare per tutto l’anno. Ricordo ancora quando ne avevamo parlato, di questa buffa abitudine, e lei ridendo mi aveva detto “mi piace questa cosa, peccato che diventeremo delle botti diabetiche…” ma era felice.
Poi le strade ci hanno diviso, lei è andata in Erasmus, io ho cercato un’altra casa, poi sono andata in Erasmus io, l’anno dopo lei si stava laureando e non viveva più a Bologna, insomma: ci siamo divise. Però continuiamo a sentirci, anche se di rado. Quelle caramelle nascoste qualcosa avranno voluto dire…

… quando Ma. e Mi. una sera si misero a mangiare tutti gli yogurt che avevano in frigo, quelli scaduti e quelli in via di scadere… cenarono così, a yogurt scaduti! Me ne offrirono anche un po’, forse anch’io mangiai dei miei… Mi sentivo quasi sempre, con loro, come se fossi una spettatrice: loro a interagire, io a guardare. Non è sempre stato così, qualche volta parlavo anch’io, ricordo qualche discorso un po’ più profondo con Ma. (sul fatto di trovare un miliardario e sposarlo – lo diceva per scherzo ma un po’ anche seriamente… ma anche del fatto che oggi le persone vogliono meno responsabilità…) mentre con Mi. era più difficile, perché parlava quasi sempre lei e io non sentivo mai lo spazio per inserirmi nei suoi discorsi e dirle ciò che pensavo, il più delle volte in disaccordo con lei, però (o forse proprio per questo) non riuscivo mai a dirlo…

… l’amico “pusher” di M. che entra in camera mia alle 6 di mattina chiamandomi “fenomena”, si siede sul mio letto e mi prende la mano, io sconvolta dall’orario e domandandomi che cosa sta succedendo, i capelli arruffati e il pigiama… lui dicendomi, anzi più precisamente farfugliandomi, che è stato bello conoscermi… poi mi bacia la mano, chiude la porta e se ne va…

… il forte odore di candeggina che riempie le strade quando i proprietari dei negozi e/o delle case si mettono a pulire il loro pezzettino di sotto-portico; mi ha sempre colpito questo fatto che i portici sono di proprietà delle case, anche se a tutti gli effetti sono suolo pubblico, perché chiunque ci può camminare sopra… ma ognuno di loro possiede il suo quadratino di “marcipiede” sotto il portico e lo deve pulire, mantenere, i più pignoli fanno addirittura lucidare il marmo. Di solito, dicevo, chi si occupa di pulire il pavimento del proprio portico usa un mix di acqua e candeggina, per disinfettare e lavare via l’odore dei punkabbestia, dei loro cani e di tutti i vari liquidi e solidi corporali, canini… e non solo.
Il risultato è che quasi sempre, soprattutto la mattina, in certe zone spicca quell’odore, di disinfezione, di pulizia, che però non sa di buono, è comunque maleodorante, penetra nelle narici e fa venire la nausea…

… una serata con L., quando era via in Erasmus ed è tornata una settimana in aprile, nella casa nuova di M., a bere birra a collo tutti dalla stessa bottiglia, a giocare con i kiwido, a fare quiz idioti e ridere, per poi fare anche qualche discorso serio, qua e là. Era stata una di quelle serate che avevo sognato per tanto tempo, di stare con un gruppo di amici universitari e trovarmi bene… non sono praticamente mai arrivate… quella sera è stata al secondo anno, una delle poche di quell’anno e di Bologna in generale…

… a proposito di serate, ricordo bene quelle del quarto anno (mentre finivo gli esami del terzo e arrivavo alla laurea insomma), quasi tutte e quasi sempre con C., qualche volta anche con L., al Corto Maltese, al Ristoro delle Fate, al messicano, al Wolf, al cinema…

… ricordo le porte rosse della mia casa del 2° anno, quella specie di soffitta trasformata in casa dove c’era sempre freddo, nonostante le pareti rivestite di legno; però la mia stanza era quella che sentivo più mia. E’ stato l’anno che mi sono portata la televisione perché ciascuna stava nella sua stanza la sera. L’anno più faticoso.

… i banchetti della Montagnola dove si trova di tutto, a tutti i prezzi, scarpe vestiti fiori orecchini pantaloni calze intimo cianfrusaglie varie magliette piercing maglioni portafogli lampadine bracciali caramelle pupazzi biancheria piatti pentole incensi essenze profumate sciarpe anelli borse… tra le altre cose anche tutta quella serie di capi di abbigliamento che fanno di una persona qualunque un Vero Studente Di Bologna: scarpe un po’ larghe e di solito slacciate, calzini colorati, pantaloni o gonne lunghe a quadri/toppe/righe, maglioni di lana meglio se usati di mille colori (d’inverno) e magliette batik (d’estate), sciarpe di cotone di vari colori attorcigliate al collo, fasce per capelli, borsa a tracolla stile peruviano, di solito con la foglia di maria come decoro (idem dicasi per il portafoglio); meglio ancora se hai qualche piercing visibile da qualche parte sul tuo corpo, un po’ di bracciali tintinnanti, rigorosamente in plastica o legno, anelli vistosi o comunque numerosi, qualche rasta o treccina colorata fra i capelli. Ecco fatto, sei pronto per cominciare l’università…

… quelli che ti vendono la bicicletta in via Zamboni dopo averla rubata da qualche parte e averla ridipinta (ma non necessariamente). “Bbici?” (sì perché di solito questa parola viene pronunciata con 2 b e la c un po’ scivolata) “Bbici? Bbici? Fumo?”. In rapida sequenza.

… le serate in p.za S.Stefano tra gente che suona la chitarra, la fisarmonica o i bonghi, quelli che hanno bevuto un po’ troppo e ti vengono a chiedere una sigaretta e poi ti parlano dei loro problemi per mezz’ora, quelli che giocolano, quelli che semplicemente chiacchierano e condividono una bottiglia di birra, quelli da soli che fumano e scrivono sms aspettando qualcuno che è in ritardo al loro appuntamento, quelli che arrivano in bici e cercano un palo dove parcheggiarla e chiuderla con due lucchetti, quelli che passeggiano col cane e poi si siedono e lo lasciano libero, quelli che cantano, quelli che ridono…




viernes, 2 de marzo de 2007

partenza!

nonostante oggi non sia l'ultimo giorno a casa, è quasi come se lo fosse; domani sera abbiamo il concerto e quindi anche il pomeriggio sarà impegnato (fra sistemazione del palco, sound-check e una breve ripassata dei pezzi) poi suppongo che si farà tardi in compagnia; domenica mattina mi sveglio alle 6 per andare all'aereoporto... quindi praticamente dev'essere tutto pronto entro oggi!
non sono preoccupata comunque: 1 mese è davvero pochissimo tempo...

lunes, 26 de febrero de 2007

incubo

stanotte ho fatto un incubo tremendo. ho sognato che ero vittima della cosiddetta violenza domestica, psicologica e fisica, all'interno della mia stessa casa, dove vivevo con il mio marito o compagno...
la cosa ancora più terribile era che sognavo di riuscire a scappare, una sera, lasciavo la porta aperta e fuggivo in cerca di aiuto, suonavo tutti i campanelli del mio condominio e non apriva nessuno; quando finalmente una porta si apriva, le persone di quella casa mi negavano il loro aiuto, dicendomi "ci spiace, non possiamo", abbassando lo sguardo, richiudendo impercettibilmente la porta e facendo finta di non sentire le mie suppliche...
è terribile vedere la persona che ami essere capace di farti del male, sia psicologicamente che fisicamente (a volte la violenza psicologica è tanto forte e dannosa quanto quella fisica), così come terribile è non riuscire ad uscire dalla spirale di violenza e non riuscire a chiedere aiuto... eppure questo succede spesso...

per fortuna il mio era solo un sogno...

un bellissimo film (bellissimo per come è fatto, ovviamente il tema non è certo "bello") è "Ti Dò I Miei Occhi", di I. Bollaín

domingo, 25 de febrero de 2007

manca una settimana...

manca una settimana e poi sarò a Londra...!!!
ancora non riesco a crederci... tra l'altro devo telefonare a E., la "very nice lady" con la quale mi hanno detto che alloggerò, per dirle quando arrivo.
ancora una volta parto, lascio le mie abitudini, la mia casa, mi allontano dai luoghi familiari e dalle persone, per andare da un'altra parte, a vedere posti nuovi, sconosciuti, assaporare nuovi cibi, memorizzare nuovi odori, immergermi in altri suoni... sì, questo soprattutto, perchè il mio corso "super-intensive" di un mese dovrebbe proprio servirmi a questo ;)

non riesco a stare ferma a lungo...

memoria olfattiva

avete presente quegli odori che un giorno sentite per caso, e che si imprimono nella vostra memoria olfattiva, per poi riaffiorare alla mente nei momenti meno impensati, mentre state facendo un'altra cosa, e improvvisamente si sprigiona in voi un universo di ricordi legati a quel semplice profumo...

il misto di verdure e pastina quadrata che faceva sempre mia nonna il sabato a pranzo

l'odore che si sentiva entrando in casa di A., le spezie, gli aromi, le essenze di pino

il profumo delle crèpes fumanti alla marmellata di albicocca

il profumo del caffè appena fatto, in una mattina piovosa e umida nella campagna inglese

i churros sempre caldi che friggevano in vetrina in quella callecita piena di malagueñi

l'odore di candeggina con cui a Bologna lavano i pavimenti dei portici

il puzzo di sudore misto alle spezie e al profumo di kebab in via Petroni

l'odore di fritto che ti resta sui vestiti e nei capelli quando vai allo Chez Vous

l'odore dell'olio balsamico con cui si massaggia la pelle delicata degli anziani malati

il profumo del pane di soia appena sfornato, mista agli odori della gente in fila per comprarlo

l'erba appena tagliata, magari in montagna dove l'aria è più forte e ti penetra nelle narici

il profumo del latte caldo prima di dormire

il profumo della pelle di M. appena sveglio

la scia di pizza calda in ascensore quando te la portano a casa

un fazzoletto di mia madre, che mi dava quando andavo in gita, per non sentirmi sola

quelle due gocce di profumo al muschio bianco appena accennate sulla pelle

cuando me vaya (j.m.serrat)

Cuando me vaya (Joan Manuel Serrat)

Me iré despacio un amanecer
que el sol vendrá a buscarme temprano.
Me iré desnudo, como llegué.
Lo que me diste cabe en mi mano.
Mientras tú duermes deshilaré
en tuyo y mío lo que fue nuestro
y a golpes de uñas en la pared
dejaré escrito mi último verso.
Y a la grupa del terral,
mi chalupa de blanca vela peinará el mar.
¿Qué soledad te vendrá a buscar...?
Cuando me vaya.
Cuando me vaya.

Luna tras luna, llamándome
bajarás donde el azul se rompe.
El viento te abrazará de pie
hurgando el vientre del horizonte.
Una sonrisa se esfumará
rozando el borde de los aleros.
Tu boca amarga preguntará
¿...para quién brillan hoy los luceros?
Y las olas sembrarán caracolas
arena y algas entre tus pies.
Los besarán y se irán después
hacia otra playa.
Cuando me vaya.

Me iré silbando aquella canción
que me cantaba cuando era un crío
un marinero lleno de ron
por si en verano sentía frío.
Me iré despacio y sé que quizás
te evoque triste doblando el faro.
Después la aldea quedará atrás,
después el día será más claro.
Y ese día dulce melancolía,
has de arrugarte junto al hogar.
Sin una astilla para quemar.
Cuando me vaya.
Cuando me vaya.